Spesso il giorno dopo le ferite bruciano ancora di più. Perché sono fresche, ancora, ma abbastanza cicatrizzate per rendersi conto “per davvero” di quanto accaduto. Spesso il giorno dopo è quello che fa più male, perché è quello della prima conta dei danni.
Al salumificio Galloni il giorno dopo (LEGGI) è quello dei vigili del fuoco al lavoro, tra edifici pericolanti da mettere in sicurezza e rilievi dell’Arpae per l’eventuale eternit, per le conseguenze di quella nube nera sparita chissà dove.
E’ il giorno in cui si deve iniziare a capire.
Ma è anche il giorno dello sgomento, perché nella notte, mentre la famiglia Galloni faceva la prima, sommaria conta dei danni davanti a una mezza vita andata in fumo, i ladri si sono infilati in casa.
Hanno agito con tutta calma, smurato la cassaforte con dentro valori e ricordi. “Un prosciutto cotto ai ladri se mi riportano l’orologio di mio padre” – scherza Carlo Galloni su Facebook, a notte inoltrata.
E la sua pagina social è un brulicare di imbocca al lupo, messaggi di dispiacere e speranza. Cui replica con determinazione: “Lo faremo ancora più bella”. Dopo il dolore, la rabbia. E l’orgoglio, tutto parmigiano, di ripartire.