Ormai in conclusione i lavori di demolizione nell’area golenale del torrente Parma. Oggi a Baganzolino l’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, accompagnato dal direttore dei lavori Veronica Catellani dello studio FuoriThema a cui si appoggia l’azienda appaltatrice ACR di Mirandola, ha supervisionato i lavori.
In quest’area l’alluvione del 2000 aveva inondato case e campi creando non pochi disagi che hanno portato oggi, dopo 16 anni, alla messa in sicurezza dell’area con lo smantellamento di 3 edifici nell’area golenale in via Argini Baganzolino. Nell’ambito delle stesse operazioni, nell’estate dello scorso anno, era stato demolito anche un altro edificio in via Dazzi 9.
Questi lavori si dovrebbero concludere entro fine luglio/inizio agosto dopo di che si saranno conclusi i lavori di questo piano comunale. In queste aree non si è svolta solo un azione di messa in sicurezza ma anche di bonifica dall’amianto.
“Abbiamo finalmente un alveo pulito che rispetta le politiche ambientali che l’amministrazione sta portando avanti. – ha commentato Alinovi- Si tratta però anche di lavori per combattere l’abuso edilizio che si è verificato soprattutto negli anni ’80 e ’90. Ci sono voluti 16 anni ma noi siamo riusciti a portare a conclusione questa operazione”. Il lungo tempo di attesa è stato dovuto alle pratiche burocratiche, all’attesa dei fondi regionali e alla valutazione dei progetti.
“Sarebbe una buona partica che speriamo si possa fare anche per il torrente Baganza. – continua Alinovi – L’amministrazione ha già chiesto alla Regione se ci sono i fondi a disposizione anche per questa seconda area dove una prima fase prevederà sicuramente l’eliminazione delle strutture abusive”.
L’impresa che ha preso i lavori in appalto sta provvedendo anche a fare una cernita dei materiali/maceria che potranno essere recuperati oppure conferiti giustamente a discarica.
Questo piano di delocalizzazione è stato promosso dal Comune di Parma per prevenire rischi idraulici e idreologici ed è stato finanziato dalla Regione con uno stanziamento complessivo di 460 mila europer le due fasi dei lavori. La Regione ha anche provveduto a risarcire i proprietari dal danno derivato dalla demolizione, consentendo loro di acquisire nuove abitazioni. Si precisa che i 4 edifici demoliti non erano abusivi, ma si trattava di costruzioni che al momento della messa in opera erano consentiti visto che la normativa negli anni passati permetteva l’edificazione nelle aree in questione.
LA NOTA DELL’AMMINISTRAZIONE – Ultimo atto per il progetto di demolizione delle abitazioni, nell’alveo del torrente Parma a Baganzolino. Si tratta di abitazioni che erano state interessate proprio dall’esondazione del torrente Parma nel 2000. Entro la fine di luglio, infatti, i detriti dell’ultima casa demolita saranno adeguatamente smaltiti e, al suo posto, crescerà un prato verde. Viene così risolto non solo un problema di sicurezza idraulica ma si prospetta un ritorno alla naturalità in alveo, grazie alle operazioni di demolizione portate avanti negli ultimi due anni nell’area golenale del torrente Parma. Le abitazioni abbattute in passato furono ripetutamente invase dalle acque in occasione di varie piene, per cui il progetto ha previsto una diversa collocazione delle famiglie che un tempo le abitavano e la loro completa demolizione.
Lo stato dell’arte è stato illustrato, questa mattina, nel corso di un sopralluogo dall’assessore ai lavori pubblici, urbanistica ed edilizia, Michele Alinovi, accompagnato dal direttore dei lavori Veronica Catellani di Fuorithema Architettura e dai rappresentanti dell’azienda appaltatrice ACR di Mirandola. Quello portato a termine à il secondo stralcio di lavori, riguardante quattro abitazioni situate in via Dazzi 9 e in via Argini Baganzolino.
“Andiamo verso la conclusione del piano di delocalizzazione dei fabbricati presenti entro l’alveo del torrente Parma, ha spiegato l’assessore Michele Alinovi. Sarebbe importante, a questo punto, che la Regione Emilia Romagna finanziasse la delocalizzazione sul torrente Baganza. Qui, infatti, oltre ai fabbricati abusivi che l’Amministrazione sta cercando di portare a completa demolizione, ci sono anche fabbricati legittimamente realizzati che sarebbe auspicabile venissero demoliti e delocalizzati per restituire naturalità all’alveo del torrente anche in ambito urbano”.
La prima parte delle demolizioni è stata conclusa a metà agosto dello scorso anno. La messa in sicurezza dell’area golenale fa parte di un piano di delocalizzazione promosso dal Comune di Parma per prevenire rischi idraulici e idrogeologici, ed è stata finanziata dalla Regione Emilia-Romagna, con uno stanziamento complessivo di 460 mila euro per le due fasi dei lavori. La Regione ha anche provveduto a risarcire i proprietari del danno derivato dalla demolizione, consentendo loro di acquistare nuove abitazioni situate in aree sicure. Il Comune, dal canto suo, si è occupato della realizzazione delle opere di demolizione affidando i lavori alle aziende specializzate.