Come prevedibile il maxi sequestro di 11 milioni di euro avvenuto lunedì’ mattina (LEGGI) per truffa aggravata ai danni dello stato, che ha causato il blocco dell’intero patrimonio dell’azienda, ha portato allo slittamento dell’omologa del concordato, prevista per mercoledì mattina.
Lo ha deciso il Tribunale, nel corso dell’udienza fissata per l’omologa stessa: il concordato prevederebbe una ristrutturazione dell’azienda con il mantenimento dell’attività (LEGGI).
Ora, entro il 12 ottobre, data fissata per la nuova udienza, si dovrà stabilire se il sequestro possa essere d’ostacolo per l’omologa del concordato, che pareva poter garantire un futuro non troppo nero all’azienda.