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Nella caserma di via delle Fonderie, lo scorso 20 giugno, aveva scatenato l’inferno. Aveva rotto un computer e una scrivania e addirittura smurato porte: erano intervenuti ben dieci carabinieri per bloccarlo.
Si tratta di un 21enne senegalese che era stato fermato in Ghiaia per aver importunato dei passanti, arrivato in Italia da soli tre mesi.
Oggi è stato processato con rito abbreviato, con l’aiuto di un traduttore perché il giovane non conosce una parola d’Italiano. Ha spiegato il perché della sua follia in caserma: aveva paura di essere rimpatriato, di tornare su uno dei gommoni con i quali era arrivato.
La sentenza è stata di un anno e mezzo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamenti ma è stato scarcerato e sarà ospitato a casa del fratello.