“Evidentemente il sindaco Bianchi ritiene concluso il confronto sul tema dell’appalto del nido, quando sull’argomento c’è ancora molto da dire”.
Dopo lo sciopero delle operatrici (educatrici e ausiliarie) del nido Allende di Collecchio che si è svolto lo scorso 10 giugno, con un presidio sotto il Comune e volantinaggio al mercato, e che ha visto le manifestazioni di solidarietà di molti cittadini collecchiesi, FP CGIL e CISL FP hanno chiesto al sindaco Bianchi e all’assessore ai servizi educativi Dondi di convocare un incontro aperto con le lavoratrici.
“Diamo atto che sono stati svolti tutti gli incontri previsti dalle normative contrattuali con le rappresentanze sindacali, ma all’interno di questi nessuna delle osservazioni o delle proposte di parte sindacale è stata mai presa in considerazione.
Per questo è stato proclamato lo sciopero del 10 giugno, dopo il quale è partita la richiesta dell’incontro aperto.
A tutt’oggi, a oltre dieci giorni dallo sciopero, nessun segnale è arrivato da parte del Sindaco né dell’assessore.
FP CGIL e CISL FP chiedono al sindaco Bianchi: perché rifiuta di confrontarsi con i suoi dipendenti (e le loro rappresentanze sindacali) e di ascoltare le loro ragioni e i loro suggerimenti? Perché rifiuta di prendere in considerazione soluzioni praticabili che manterrebbero il servizio totalmente a gestione diretta e i dipendenti entro il perimetro pubblico? Perché in varie sedi si sentono considerazioni e numeri inesatti, e non viene data risposta precisa alle puntualizzazioni delle rappresentanze sindacali?
In assenza di risposte la mobilitazione non potrà che proseguire”.