A Parma non serve partecipare ai vari bandi per l’assegnazione di un alloggio popolare.
È sufficiente occupare abusivamente un immobile pubblico, costituire una sedicente associazione, promuovere eventi pseudo-sub-culturali e chiederne l’uso gratuito.
Infrangere le più elementari regole del vivere civile vi garantirà un tetto sopra la testa.
Alla faccia dei parmigiani che aspettano, mediante graduatoria, un alloggio.
Fantascienza?
No, triste realtà di una Parma sempre più abbandonata da chi la dovrebbe gestire.
Ai casi eclatanti di illegalità “premiata” dai vari Amministratori (alloggi di p.za San Giacomo, casa cantoniera di via Mantova, stabile di borgo Bosazza, etc.) presto potrebbe aggiungersene un altro: la casa cantoniera di Via Emilia Est, occupata dal 25 Aprile di quest’anno.
E come nei casi precedenti, anche questa volta compaiono a fianco degli occupanti, le solite sigle, le solite bandiere, le solite facce.
Come Lega Nord Parma riteniamo intollerabile l’atteggiamento da parte dei vari organi istituzionali nei confronti di azioni palesemente illegali.
Riuscire addirittura a premiarli, assegnandogli per 18 anni l’uso di quegli immobili, è una vergogna che Parma non merita (vedi l’esempio della casa cantoniera di Via Mantova).
È ingiusto per chi aspetta un alloggio nel rispetto degli attuali regolamenti e bandi.
È pericoloso per il messaggio di tolleranza che viene dato a questi violenti.
È sbagliato perché così si giustificano le occupazioni abusive.
Lanfranco Pessina, Lega Nord Parma
Maurizio Campari, Segretario Lega Nord Parma