La terza edizione di Insolito festival, rassegna teatrale dell’estate parmigiana che si terrà nel Giardino Ducale e nel quartiere Oltretorrente dal 27 giugno al 3 agosto, focalizza ancora una volta la sua attenzione intorno al rapporto tra teatro e città, intesa come spazio urbano e come spazio sociale, dentro un approccio che contribuisce a rafforzare i legami tra le persone e tra le generazioni, attraverso una concezione del teatro come arte relazionale per eccellenza, che si fa carico di leggere i segni di trasformazione, anche irrisolti, del nostro territorio.
In questa edizione Piazza Picelli, al centro del quartiere, viene ridisegnata per tre giorni da tre insoliti spazi mobili dove il contatto tra spettatore e interprete è intimo e raccolto: una roulotte, una 500 d’epoca e un teatrino in miniatura, spazi che le fanno acquisire un profilo di atipica fiera creativa (Piccola invasione di insoliti formati), capace di attrarre attenzione e curiosità e di dialogare idealmente con un’altra piazza teatrale all’aperto creata ex novo, stavolta collocata simbolicamente dentro l’altro polo del festival, il Giardino Ducale, anch’esso, per diverse ragioni, alle prese con la ricerca di una nuova identità sociale e culturale.
Qui l’arena estiva del Teatro al Parco si trasforma per una settimana in un microcosmo di convivialità e di attrazioni dove il teatro si fruisce dentro spazi insoliti come un autobus e un camion, e si esperisce come laboratorio di condivisione tra adulti e bambini (Teatri mobili).
Resta netto l’accento caratterizzante del festival, il suo innescare una relazione non convenzionale con il pubblico, che si esprime in un’apertura speciale alla voce delle persone, alla loro necessità di autorappresentarsi e di esprimersi. Ne esce in questa terza edizione il nuovo capitolo di un’autobiografia della città, che va a integrarsi con quelli raccontati nei progetti avviati nelle prime edizioni.
Il racconto di sé delle persone si elabora attraverso le testimonianze video raccolte nelle strade dell’Oltretorrente dagli ideatori di Nuovo cinema 500 e condivise dal pubblico dentro un’auto d’epoca, o attraverso il linguaggio corporeo, con un gesto donato all’aperto nel Parco Ducale alla danzatrice Elisa Cuppini, nella creazione del Teatro delle Briciole per Insolito festival Rent a movement, oppure con modalità dialogiche che coinvolgono generazioni di età diverse in From you to me, progetto speciale affidato dal Teatro delle Briciole a una artista di punta della nuova scena, Silvia Gribaudi, un percorso ludico e profondo di ricerca tra generazioni che si svolgerà non per caso in collaborazione con ilLaboratorio Famiglia in Oltretorrente, realtà impegnatissima nella pratica dell’integrazione e della cittadinanza attiva.
O ancora con le Tracce da Piccole guide poetiche, i segni nei luoghi del Festival del passaggio di un gruppo di bambini, esploratori urbani di un nuovo progetto del Teatro delle Briciole ideato da Beatrice Baruffini, che parte qui e condurrà in futuro alla composizione di guide poetiche particolari scritte da loro e rivolte agli adulti.
E una esperienza che recupera la memoria raccontata in prima persona da una comunità, è quella che si fa strada nel concerto Denominazione d’origine popolare de I violini di santa Vittoria, quintetto d’archi che ripercorre le musiche e i racconti dei braccianti violinisti di Santa Vittoria nella bassa reggiana, protagonisti di una cultura musicale popolare di grande qualità degna di essere preservata e tramandata alle nuove generazioni.
Accanto alla relazione con il pubblico, il festival mette in gioco un dialogo e un confronto con i contesti ambientali in cui si inseriscono le creazioni artistiche.
E’ il caso in particolare di I’m natura e di Cosa sono le lucciole, produzioni del Teatro delle Briciole concepite per il Festival che si misurano con il vocabolario naturale e monumentale del Giardino Ducale. La prima è una passeggiata nel verde alla scoperta del bestiario immaginoso creato da Emanuela Dall’aglio, la seconda, firmata da DispensaBarzotti, è la evocazione di misteriose esistenze all’ora del tramonto nel parco, che intrecciano i loro percorsi in un attimo armonioso.
La cifra artistica del Festival, la sua identità insolita, risiede anche nella grande varietà di linguaggi e di tecniche teatrali proposte: dalla fusione spassosa tra teatro e rumoristica nella riscrittura del Don Giovanni dei Sacchi di sabbia, premiati con l’Ubu, l’Oscar del teatro italiano, alla performance/installazione che nasce da un grande congegno meccanico in Legati al branco di Cà Luogo d’arte; dagli attori trampolieri del Teatro dei Venti che aprono il festival con Simurgh, parabola di caduta e rinascita collettiva di ispirazione persiana, al teatro d’oggetti rappresentato al massimo livello da una delle compagnie, la francese Vélo Théâtre, che per prime hanno rivoluzionato il teatro valorizzando la forza metaforica degli oggetti: La rana in fondo al pozzo crede che il cielo è tondo è uno dei loro titoli di maggior spicco, storia evocatrice della nostra casa d’infanzia, del suo potere emotivo.
Biglietteria
Per gli appuntamenti a pagamento, i biglietti si acquistano: nei punti vendita Vivaticket; al Teatro al Parco a partire dal 5 luglio, il martedi e il giovedi dalle 10 alle 14.30. Nelle sere di spettacolo la biglietteria apre un’ora prima della rappresentazione.
Biglietteria online su www.insolitofestival.org e www.vivaticket.it
Tel.0521 989430, [email protected]
In caso di maltempo contattare lo 0521 992044 o consultare il sito www.insolitofestival.org
Laboratorio sul suono e progetto From You To Me
Per iscrizioni telefonare allo 0521 992044 entro l’8 luglio