Il concordato presentato da Parmacotto è stato approvato dalla maggioranza dei creditori scongiurando così l’ipotesi di fallimento.
Il verbale di chiusura delle operazioni di voto è stato sottoscritto dal giudice delegato Nicola Sinisi.
Il nuovo stabilimento di Marano dovrà essere dismesso e 38 dipendenti verranno tagliati tramite mobilità su base volontaria.