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Borgo Bosazza occupato, Unipr lo cede al Comune: e la missione sociale di Loris Borghi?

CDA B.GO BOSAZZAL’Università “scarica” la patata bollente “B.go Bosazza” sul Comune di Parma. 

Con una delibera, infatti, Unipr concede “l’immobile di B.go Bosazza in uso al Comune per un biennio, al fine di destinarlo all’emergenza abitativa.

Da parte sua l’ente si impegna concederà all’ateneo la disponibilità di beni immobili, locali, spazi e beni strumentali utilizzabili per lo svolgimento di proprie attività istituzionali”.

La storia della Residenza Sant’Ilario è nota: nata come alloggio per studenti fuori sede, docenti Universitari, borsisti, Erasmus e progetti affini, ha avuto la sfortuna di confinare con “Art Lab” occupato, cui si accede da Via Rodolfo Tanzi.

Così, il 25 aprile, gli occupanti ArtLab insieme alla Rete diritti in casa hanno ricavato un varco e fatto occupare l’immobile da una decina di famiglie di sfrattati e casi sociali con minori annessi (LEGGI).

Ne sono seguite vibranti proteste (LEGGI), col rettore dell’Università Borghi schieratosi con gli occupanti (LEGGI), il Comune, come sempre, indeciso sul da farsi, e infine, per non farsi mancare nulla , una bella rissa con un paio di sfaccendati, pardon, volontari di Art Lab aggrediti da alcuni occupanti poi allontanati.

Ora, l’ultimo atto, con la cessione della patata al comune. Ma Borghi, che aveva affermato di avere una missione sociale (LEGGI), ha già cambiato idea, demandandola a Laura Rossi?

 

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