Viaggiava tranquillamente senza biglietto dell’autobus, ma fermato dai controllori Tep forniva sempre i dati di un suo coetaneo, forse conoscente. Alla vittima del furto d’identità, sono state recapitate ben 14 contravvenzioni.
La famiglia della vittima, allarmata dal numero di sanzioni a carico del figlio, aveva già provveduto alla denuncia. Così come la Tep, che aveva segnalato l’episodio ai controllori, alcuni dei quali, domenica, non hanno bevuto la versione del giovane ladro d’identità, richiedendo l’intervento del 112. All’arrivo della pattuglia, il 16enne – un ragazzo di Parma, di origini albanesi – si è presentato con i suoi dati personali reali.
Ora si indaga per capire eventuali legami tra il ladro d’identità e la vittima e se ci siano altri ragazzi coinvolti e interessati a usare quel nome per evitare le mute del mancato pagamento del biglietto del bus.