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Scritte Casa Pound, Cgil: “Riflessione sulla gravità di quanto avvenuto”

Simone Saccani, segretario generale FLC CGIL di Parma, interviene dopo gli striscioni contro la resistenza affissi da Casa Pound: “Invito tutta la cittadinanza ad opporsi alla diffusione delle idee liberticide”

«La nuova re-installazione di Casa Pound a Parma e l’exploit di manifesti di insulti contro la Resistenza apparsi davanti a numerose scuole superiori devono condurre tutti a riflettere sulla gravità di quanto avvenuto.

Probabilmente, in generale, bisogna ammettere che l’argomento di una rinascita del fascismo in Italia e, soprattutto a Parma, non ha provocato, negli anni passati, quell’attenzione che avrebbe meritato da parte del mondo degli adulti e delle Istituzioni.

Pur presentandosi sotto nomi diversi e, talvolta accattivanti, l’organizzazione di Casa Pound presenta tuttavia una carica di violenza e di intolleranza (proprie dei fascismi e dei nazismi) che può portarci a rivivere situazioni che sappiamo essere costate milioni di morti e la distruzione dell’Europa.

Estremamente preoccupante, poi, il fatto che il loro messaggio sia diretto ai giovani delle scuole come possibili adepti di quelle nefande idee. Quelle stesse scuole in cui la Resistenza è parte integrante del programma di storia e dove l’insegnamento delle abitudini al rispetto delle diverse culture, alla capacità di una civile convivenza, al rifiuto della violenza come metodo di risoluzione dei contrasti, è argomento fondante di tutte le metodologie d’insegnamento e di tutte le materie di studio, qualsiasi sia l’età degli studenti, in un approccio nettamente antitetico all’ideologia nazista e fascista.

Per questo la FLC CGIL di Parma invita tutta la cittadinanza ad opporsi alla diffusione delle idee liberticide del nuovo fascismo promuovendo dibattiti ed eventi culturali diretti ai giovani.

La Resistenza è il principale fondamento della nostra Costituzione e base dei rapporti nel nostro vivere quotidiano: facciamo sì che i nostri giovani lo sappiano e ne siano convinti, pronti a rispettare e difendere quel passato che, dopo anni di dittatura, è stato capace (spesso a costo della vita) di riportarci alla civiltà».

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