Le organizzazioni sindacali provinciali di categoria di SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE UIL di Parma comunicano che il giorno 2 maggio a partire dalle ore 15, in concomitanza con l’incontro tra organizzazioni sindacali, Presidente della Provincia di Parma, Sindaci e Parlamentari, si terrà un presidio di tutti i portalettere di Parma e Provincia per denunciare la situazione del recapito postale.
“In città dal 22 febbraio scorso – spiegano – in provincia dalla fine del mese di maggio, l’azienda ha introdotto un nuovo modello di recapito basato sulla consegna a giorni alterni della corrispondenza, la riduzione delle zone di recapito e dei portalettere.
Il nuovo modello non funziona. È impossibile recapitare regolarmente la corrispondenza, si accumulano tonnellate di giacenza. I postini fino ad oggi (da oltre 2 mesi) hanno cercato di sopperire garantendo la loro presenza anche al di fuori del normale orario di lavoro, gratuitamente e in straordinario.
Nel frattempo, Poste, contrariamente a quanto afferma il suo Amministratore Delegato e nonostante le proposte delle Organizzazioni Sindacali, non ha adottato nessuna soluzione idonea a risolvere i disservizi a Parma e a prevenirli nei centri della provincia. Poste italiane è inadempiente: le conseguenze le pagano cittadini, imprese e lavoratori.
L’obiettivo condiviso da organizazioni sindacali e maggioranza dei lavoratori era migliorare la qualità e l’efficienza del servizio, diversificare l’offerta di servizi alla clientela, ridurre sprechi e costi, rilanciare il settore del recapito (puntando anche su consegna di pacchi e e-commerce), evitare lo scorporo del recapito dal resto dell’azienda per poter continuare a garantire il servizio universale su tutto il territorio e quindi l’unicità dell’azienda e, infine, salvaguardare i posti di lavoro. A fronte dei sacrifici richiesti ai portalettere, l’azienda s’impegnava ad effettuare investimenti in mezzi, strumenti, macchinari necessari per garantire il funzionamento del nuovo sistema di recapito. Cosa che non è avvenuta o per lo meno solo parzialmente e, comunque, senza risultati significativi.
In considerazione del fatto che la stessa situazione di Parma si sta verificando in altre province della regione e che i problemi nel recapito provocano ritardi nelle immissioni di personale negli uffici postali, lasciando in difficoltà personale e clientela, SLP CISL, SLC CGIL, UILPOSTE e FAILP CISAL dell’Emilia Romagna hanno proclamato lo sciopero di ogni prestazione straordinaria a partire dal 9 maggio e fino al 26 maggio di tutti i dipendenti di Poste del recapito e degli uffici postali della regione“.