“L’iniziativa di Tep di avviare una sperimentazione sull’uso dei tornelli per accedere agli autobus va sicuramente in una direzione interessante, che in un prossimo futuro potrebbe portare ad una soluzione corretta del problema della lotta a chi vorrebbe utilizzare i mezzi pubblici senza pagare il biglietto.
Certo, una volta che questa soluzione dovesse venire adottata, spero che l’azienda spieghi a tutti noi come intende utilizzare il personale interno che oggi lavora alla verifica dei titoli di viaggio, così come spero ci faccia capire il senso di aver affidato il servizio di verifica dei biglietti ad una società esterna mentre si procede a valutare l’uso dei tornelli. Un servizio, quello dei controllori esterni, che non solo non mi vede particolarmente entusiasta ma che tante inutili difficoltà sta ponendo ai parmigiani”.
Inizia così uno sfogo di Roberto Ghiretti contro le ultime novità annunciate in questi giorni da Tep (LEGGI).
“Le lettere di chi lamenta atteggiamenti e comportamenti ai limiti continuano ad arrivare e ho serie perplessità che alla fine ad essere colpiti siano coloro che serialmente viaggiano senza biglietto.
Il ritorno per Tep è poi assolutamente marginale, considerato che leggendo il prospetto di valutazione economica dell’intervento si evince che a fronte di una previsione minima di incasso dalle multe di circa 230mila euro alla società esterna ne andrebbero 207mila. Di fatto il cosiddetto vantaggio per Tep deriverebbe dalla soppressione di tre turni di verifica gestiti con personale interno per un valore stimato di 140mila euro. Ovvio che a meno di non cominciare a parlare di licenziamenti si tratta solo di uno spostamento di questi costi su altre mansioni e voci di spesa.
Ma di quest’iniziativa a colpirmi continuano ad essere soprattutto le modalità con cui si è arrivati ad affidare questo servizio. A seguito di un mio accesso agli atti è risultato infatti che non è stata fatta alcuna gara né si è proceduto a comparare diversi preventivi o progettualità sostenendo che l’indeterminatezza dei compiti da assegnare e l’utilizzo della formula della “sperimentazione” consentissero tali modalità.
Peccato che a mio parere questa operazione avrebbe comunque richiesto, sulla base delle leggi regionali, un passaggio in Consiglio comunale. Questo perché la gestione del servizio di trasporto pubblico è regolata da un contratto di servizio tra Comune e Tep e l’articolo 15 della legge regionale 30/98 specifica che qualsiasi sostituzione nella gestione anche parziale del servizio deve preventivamente essere confermata dall’ente affidante, in questo caso il Comune stesso.
Non vi è dubbio che l’aver affidato il servizio di verifica dei biglietti ad una società esterna costituisce una variazione del contratto stipulato con il Comune di Parma, cui compete l’obbligo di accertare che la società esterna abbia i medesimi requisiti di comprovata idoneità morale, tecnica, professionale e finanziaria di Tep.
Su questo punto nei prossimi giorni procederò con le dovute verifiche e nel caso si configuri una violazione delle norme, procederò senz’altro di conseguenza” – chiude il consigliere di Parma Unita.