La nuova geografia emiliana parte da Iren. Il rinnovo dei vertici della multiutility sta offrendo alla politica locale l’occasione di sperimentare una nuova scala di governo del territorio: non tutti se ne sono ancora accorti, ma le riforme istituzionali in corso hanno proiettato anche Parma in una logica di area vasta, dove vince chi meglio sa gestire i rapporti oltre i propri confini amministrativi.
Con questa chiave, la Giunta comunale di Parma ha deciso di rientrare nel patto di sindacato di Iren, recuperando un posto nel cda dell’azienda e soprattutto aprendo a una visione e a un modo nuovo di governare, non più concentrato sulla sola città, ma consapevole di far parte di un sistema esteso a più territori. L’economia si è da tempo strutturata in un sistema che lega l’Emilia occidentale: oggi anche la politica ha preso consapevolezza della nuova scala e ha iniziato a fare passi avanti.
Il rientro di Parma nel cartello di controllo di Iren è un modo per siglare un nuovo patto emiliano per il miglior governo del territorio. L’accordo per la gestione di Iren è solo l’inizio di un modo diverso di fare politica, con uno sguardo più ampio di quello che qualsiasi precedente amministrazione abbia mai espresso e maggior capacità di relazione.
L’ottica di sistema permetterà subito a Parma di svincolare una parte del proprio patrimonio investito in Iren: il Comune cederà una parte del capitale azionario, non più necessario: ora che Parma ha unito le forze con Reggio e Piacenza e che questi perseguono gli stessi nostri interessi, può infatti permettersi di diminuire l’investimento, utilizzando le risorse per altri obiettivi strategici. .
Parma candiderà per il consiglio di amministrazione di Iren l’Arch. Isabella Tagliavini, già amministratore con successo di STU Stazione dopo le precedenti rovinose gestioni. Un nome scelto per le specifiche competenze e che avrà il chiaro mandato di fare gli interessi del territorio. Il rappresentante di Parma lavorerà per riportare la giusta attenzione sul polo direzionale e produttivo di Parma, per salvaguardare il numero di addetti e le funzioni tecniche e strategiche oggi insediate, in un ottica di specializzazione del nostro insediamento. Un ulteriore obiettivo sarà quello di mantenere un uso bloccato dell’inceneritore di Ugozzolo, sui cui non diminuirà l’attenzione dell’amministrazione, perché non arrivi mai a bruciare quantitativi di rifiuti maggiori di quelli oggi autorizzati, valorizzando così il felice impegno dei parmigiani nella raccolta differenziata, e nel contempo per calmierare le tariffe della raccolta della nettezza urbana, verso una armonizzazione con i costi sopportati dalle province limitrofe.
Come noto, la Regione Emilia-Romagna ha approvato un Piano regionale di gestione dei rifiuti che prevede sinergie fra Parma, Reggio e Piacenza. In questo nuovo contesto, la costruzione di rapporti stretti nell’area vasta e la condivisione delle politiche di governance in materia ambientale faciliteranno anche il controllo sulle attività ad Ugozzolo.
Ringraziamenti a Bagnacani
Il Comune di Parma intende inoltre ringraziare Lorenzo Bagnacani per il ruolo e il compito svolti negli ultimi anni all’interno dell’azienda, ben consapevole dell’impegno e della professionalità manifestate nell’interesse del territorio, dell’ente e dei cittadini di Parma.