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Parma in Germania presa a modello per la gestione dei rifiuti

Si è svolto dall’11 al 13 aprile 2016 il congresso annuale su rifiuti e bio-energie a Kassel in Assia, uno dei più importanti appuntamenti del settore rifiuti in Germania che di ripete da 28 edizioni e dove oltre 800 esperti di impiantistica, sistemi di raccolta, municipalità ed istituzioni si sono confrontati su esperienze e buone pratiche di gestione.

In Germania, il sistema di recupero della frazione organica e vegetale ha sempre privilegiato quest’ultima con il risultato che molta parte della frazione organica derivante dagli scarti di cucina viene raccolta con l’indifferenziato e quindi avviata ad incenerimento o TMB.

E’ per questo che gli operatori locali  guardano con interesse ai modelli di raccolta italiani che hanno livelli di intercettazione della frazione organica di eccellenza rispetto ai contesti tedeschi, dove peraltro esiste un impiantistica molto sviluppata per la produzione di biogas da materiale organico.

Oltre che per motivazioni ambientali dunque, il conferimento degli scarti da cucina nel residuo ed il mancato utilizzo negli impianti di bio-digestione, causa rese non ottimali degli impianti che con il solo materiale vegetale hanno bassa produttività nella generazione di bio-gas.

Parma, con l’introduzione della raccolta porta a porta con tariffazione puntuale, rappresenta uno dei primi casi a livello nazionale (visto con attenzione anche in Europa) di un contesto urbano importante in termini di popolazione e complessità urbanistica, che ha raggiunto risultati di eccellenza nella minimizzazione del rifiuto residuo ed intercettazione della frazione organica con ben 100 kg/abitante/anno di raccolta degli scarti di cucina e 83 kg/abitante/anno di sfalci e potature che insieme rappresentano il 35% dei rifiuti raccolti nel comune.

L’assessore all’Ambiente Gabriele Folli, insieme a Marco Ricci-Juergensen del CIC (Consorzio Italiano Compostatori), hanno quindi illustrato alla platea il modello applicato da Iren a Parma e i risultati raggiunti suscitando interesse e dibattito tra i partecipanti.

Folli a questo proposito dichiara “E’ per noi motivo di grande soddisfazione essere chiamati a portare un’esperienza italiana di eccellenza in Germania, dove fondamentale è il ruolo attivo della comunità nella partecipazione ad un sistema di gestione responsabile dei propri scarti”

Ricci-Juergensen, tecnico esperto nell’implementazione di sistemi di raccolta dell’organico, afferma “oltre alle rese di intercettazione i colleghi Tedeschi sono fortemente colpiti dalla capacità dei sistemi di raccolta Italiani di garantire basse impurezze dell’organico avviato a recupero, grazie all’impiego sistematico di sistemi di raccolta che garantiscono il controllo della filiera dal produttore all’impianto di recupero”.

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