Per il carcere di Parma si tratta della prima volta che viene autorizzata una celebrazione per una fede diversa da quella Cattolica nonostante la grande varietà di provenienze geografiche, culturali e religiose della popolazione detenuta.
La presenza religiosa nel penitenziario della città vede attivi operatori delle fedi dei cattolici romani, della Chiesa avventista e dei Testimoni di Geova e svolgono attività di sostegno religioso, ascolto e accompagnamento spirituale.
Nel corso del 2014 uno dei ministri di culto dei Testimoni si era rivolto al Garante dei detenuti esponendo le difficoltà relative allo svolgimento della commemorazione (che è la più importante celebrazione annuale della loro confessione). L’attività di condivisione della richiesta da parte del Garante con le autorità del carcere ha permesso il raggiungimento di una intesa autorizzativa che giunge per la prima volta dopo le annuali richieste del movimento dal 1975.
All’evento è prevista la presenza di quattro detenuti oltre ai 3 ministri di culto dei Testimoni che operano regolarmente in carcere”.
Roberto Cavalieri – garante dei detenuti