“Perseguitata” da Parma Gestione Entrate ha un malore. Esposto in Procura per ottenere il rimborso

E’ finita in ospedale lo scorso 18 febbraio vittima di una “crisi ansioso depressiva con attacco di panico subito dopo aver ricevuto una cartella esattoriale da Parma Gestione Entrate”.

Vittima una 47enne di Parma, una delle tante “multatissime” della nostra città. Fin qui, nulla di strano, una somma salata di multe, interessi che lievitano qualcuno che si sente male quando vede l’importo.

Il problema sta nell’infondatezza della richiesta di pagamento. 

Il filo della vicenda lo riavvolge e riassume il Movimento Nuovi Consumatori, che già assiste la donna nella battaglia per la cancellazione delle multe ed ora ha depositato un esposto in Procura per “lesioni personali, tentata truffa e abuso d’ufficio”, in quanto, come MNC sostiene da mesi, Parma Gestione Entrate non è legittimata a riscuotere (LEGGI). Inoltre, verrà avviata una richiesta di danni materiali biologici ed esistenziali – fa sapere il presidente del Movimento, Filippo Greci.

E’ iniziato tutto con quattro multe ricevute dalla donna, 3082 euro in tutto, contro le quali ha fatto ricorso al Giudice di Pace per l’inadeguatezza dell’ente riscossore a, appunto, riscuotere.

Il ricorso al Giudice di Pace funge anche da sospensiva: non paghi in attesa della sentenza. Due di queste quattro sanzioni sono state già annullate da sentenze del Giudice di Pace, nell’agosto 2015 e nel febbraio 2016, che hanno dichiarato PGE illegittima a riscuotere. Le altre due istanze sono in attesa di essere esaminate.

Nonostante questo, Parma Gestione Entrate ha inviato alla donna una proposta di rateizzazione del dovuto. Tre rate da 1.027 euro. Una ingiunzione di pagamento “mascherata da rate”, nonostante il procedimento sia bloccato dal ricorso. “Una violazione della legge. Per quale motivo Parma Gestione entrate si ostina a chiedere il pagamento?” – domandano dal Movimento.