I dolori al collo ed alle spalle colpiscono in modo ricorrente un italiano su dieci.
L’arrivo dei primi freddi, un movimento troppo brusco ed ecco che il collo si blocca; a volte non sembra nemmeno esserci un motivo apparente.
E’ la Cervicale, una sensazione fastidiosa ben nota a un gran numero di italiani.
La Cervicalgia, così andrebbe chiamata correttamente, è nel nostro Paese la seconda patologia dolorosa per frequenza dopo il mal di schiena e comprende tutti i disturbi a carico della prima parte della colonna vertebrale.
Si tratta di una patologia che colpisce in maniera persistente circa il 10% della popolazione, di cui solo una bassissima percentuale ne soffre per una causa specifica, come ad esempio un’ernia al disco o una deformità vertebrale.
Circa il 90% dei casi dipende da un mix di fattori che agiscono negativamente su muscoli e articolazioni cervicali, come sedentarietà, stress emotivo e posture scorrette.
Per combattere alla radice questi dolori non sono sufficienti i rimedi e i farmaci assunti durante la fase acuta, ma è necessario rafforzare i muscoli con appositi esercizi ed evitare i 5 errori più comuni che compromettono il tratto cervicale.
Generalmente i dolori scompaiono nel giro di qualche giorno, ma ci sono casi in cui questo non avviene e diventa allora importante rivolgersi al consulto di un Fisiatra Parma – Dott. Sacchelli
Ecco i 5 errori più frequenti da evitare
- Non svolgere attività fisica.
Il movimento è un toccasana per tantissime patologie e la cervicale non fa eccezione, anzi. La muscolatura del tratto cervicale è chiamata a sostenere la testa, proporzionalmente ben più grande del collo stesso e molto spesso anche le braccia: per questo è molto importante mantenersi in forma. Ogni attività fisica va bene purché faccia lavorare braccia e tronco.
- Lasciarsi travolgere dallo stress.
Il collo sembra sostenere non solo la testa in senso fisico ma anche le preoccupazioni che la occupano, risentendo in modo quasi automatico delle tensioni emotive.
La causa probabilmente risiede anche nella correlazione tra respiro e collo.: più siamo in ansia e più la respirazione tende a salire stressando il tratto cervicale. Per questo la respirazione diaframmatica, oltre a contribuire al rilassamento, aiuta anche chi è alle prese con la cervicale.
- Dormire male.
Andiamo a letto per riposarci e ci svegliamo più stanchi (e doloranti) di prima. Una routine a cui vanno incontro tante persone che soffrono di cervicale.
Come evitarla? Sarebbe opportuno scegliere un materasso di media consistenza e un cuscinoabbastanza alto da riempire bene lo spazio tra spalle e collo e preferire posizioni sul fianco o al massimo a pancia in su, evitando assolutamente la posizione prona.
- Assumere una scorretta postura sul lavoro.
Il collo patisce molto le posizioni in cui il capo è flesso, troppo esteso in avanti o sempre girato di lato. Peccato che chi passa la giornata sul banco da lavoro o chi è in ufficio davanti a uno schermo di computer assuma quasi sempre proprio una di queste posture. Bisogna cercare, per quanto possibile, di non stare in quelle posizioni che gli addetti ai lavori chiamano di fine corsa articolare, cioè mai piegare o estendere il collo al massimo, ma fermarsi qualche millimetro prima.
- Avere paura di muoversi.
Fare retromarcia, leggere a letto, girare la testa di colpo sono alcune delle paure ricorrenti di chi soffre di cervicale. Eppure evitare quello che una volta ha provocato un attacco acuto è sbagliato: così facendo, infatti, si cade in un circolo vizioso. Non compiere più certi movimenti significa indebolire ulteriormente la muscolatura.
Come comportarsi se il dolore non passa?