Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti convocherà presto un incontro con la direzione del Gruppo Iren, insieme ai parlamentari del territorio, ai sindaci della provincia, ai consiglieri regionali e ai rappresentanti sindacali, per un chiarimento sulla situazione aziendale, in particolare in merito alle relazioni industriali in atto e al ruolo che la Società può e deve giocare sul territorio di Parma.
E’ questa la novità più rilevante emersa dall‘incontro con RSU e organizzazioni sindacali, che si è svolto stamattina, in occasione dello sciopero (LEGGI), presso il Cral di IREN, al quale hanno preso parte, insieme al sindaco Federico Pizzarotti, i parlamentari Giorgio Pagliari, Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri, e il consigliere regionale Fabio Rainieri, che hanno proposto al sindaco l’iniziativa per attivare un tavolo di confronto, reso ancor più necessario dalla situazione di difficile comunicatività denunciata dalla organizzazioni sindacali.
“Non chiediamo aumenti salariali – hanno chiarito i rappresentanti dei lavoratori – ma il rispetto delle regole e degli accordi sottoscritti, come ad esempio le assunzioni concordate in occasione dei prepensionamenti, ma chiediamo anche un trattamento equo dei lavoratori impegnati in servizi in appalto, il ripristino delle squadre operative, insomma non vogliamo che Iren diventi un’azienda con il solo obiettivo di tagliare i costi, assumere dirigenti e garantire lauti dividendi ai soci a scapito dei servizi e degli investimenti sulle reti”.
Il sindaco ha ripercorso le tappe di un cammino che ha portato purtroppo Parma ad avere un ruolo marginale per effetto di atti delle passate amministrazioni, prima con la vendita di una quota della società in capo al Comune, quindi con il collocamento delle azioni a garanzia delle società partecipate, un meccanismo che ha costretto il Comune a cedere una quota consistente del suo pacchetto azionario.
“Paghiamo il disinteresse che c’è stato verso il destino della società – ha detto Federico Pizzarotti – noi siamo addirittura dovuti uscire dal patto di sindacato per poter procedere al risanamento di STT, ma ora stiamo rientrando e cerchiamo di salvare il possibile del nostro pacchetto di azioni. Si rende comunque necessario aprire un confronto per far pesare il ruolo che Iren deve giocare a Parma e in Emilia, affinchè il nostro territorio non sia considerato residuale. Bisogna parlare di sedi delle società afferenti all’azienda, delle modalità di appalto (con la dovuta attenzione alle cooperative sociali), del ruolo sociale dell’impresa, insomma occorre tornare ad una logica anche territoriale per la gestione dei servizi, pur rimarcando che dal punto di vista dei servizi l’attività di Iren a Parma non può che essere ritenuta apprezzabile”.
Saranno questi i temi del confronto che Parma, tutta insieme, intende aprire con la multuitility, che gestisce nel nostro territorio una gamma di servizi che non ha in nessun’altra delle 5 province coinvolte.
Iren, rischio spostamento della sala di telecontrollo
Dall’Olio: “Assurdo, Comune faccia sentire la sua voce nel Cda”
“Siamo contrari ad un impoverimento tecnico e professionale della sede Iren di Parma: le funzioni direttive e di controllo devono rimanere nella nostra città”. A dirlo è il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale a Parma, Nicola Dall’Olio che si schiera con chiarezza a fianco dei lavoratori che hanno scioperato contro la stretta sui contratti e il turn over occupazionale.
“Non è pensabile – spiega – accentrare tutte le funzioni su Genova e Torino, sarebbe una perdita di professionalità e di funzioni oltre che un danno occupazionale per il nostro territorio.” In questi giorni è stato infatti ventilato il probabile trasferimento di alcune funzioni, in particolare la struttura di telecontrollo – una sala operativa di oltre 200 mq tecnologicamente all’avanguardia per il controllo e il comando in remoto di tutta la rete elettrica di Parma, Piacenza e Reggio – nella sede di Torino. “Sarebbe una scelta molto grave per tutto il nostro territorio – sottolinea Dall’Olio – anche perché quella sede ha consentito di affrontare con grande efficienza e tempestività le emergenze dell’alluvione e della neve, divenendo esempio per tutta l’Emilia-Romagna. Trasferirla significherebbe una perdita di professionalità oltre che ad una perdita economica importante”.
Da qui l’appello di Dall’Olio alla giunta parmigiana. “Per una volta – dice – l’amministrazione faccia sentire la propria voce all’interno di Iren per salvaguardare anni di lavoro e di professionalità create nel nostro territorio. Proprio ora si sta trattando il rientro del nostro Comune nel Patto di sindacato di Iren. Pizzarotti, insieme ad agli altri sindaci soci, ponga come condizione il mantenimento di queste strutture per evitare un ulteriore impoverimento tecnico e professionale della sede di Parma”.