Le organizzazioni sindacali di categoria FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, FLAEI CISL e UILTEC UIL hanno proclamato per oggi, lunedì 29 febbraio uno sciopero generale di un’intera giornata per i lavoratori del settore gas-acqua ed elettrico del territorio di Parma unitamente ad uno sciopero delle prestazioni di lavoro straordinario dal 7 febbraio al 7 marzo.
Lo sciopero sarà di carattere nazionale, infatti nelle stesse giornate sciopereranno anche i lavoratori dell’azienda di Reggio Emilia, Piacenza, Genova e Torino.
I problemi dei lavoratori di Parma sono molteplici. Nel 1905 nasceva a Parma l’azienda conosciuta come AMPS, nel marzo 2005 la prima aggregazione con Reggio Emilia e Piacenza ha iniziato a modificarne i contorni sia territoriali che relazionali, la fusione con Iride nel 2008, divenuta poi operativa dal 1° luglio 2010, ha riunito altre regioni, oltre a Torino e Genova. L’identità dell’azienda è andata sempre più sfumando.
Viviamo oggi un periodo di grave decadimento delle relazioni sindacali, il mancato rispetto degli accordi sottoscritti e mai disdettati denotano ulteriormente il disinteresse dell’azienda per il territorio. Inoltre, a Parma si registra una grave carenza di personale, soprattutto di quello operativo.
Con la firma di un accordo che ha definito un esodo agevolato si era definito un rinnovo generazionale insieme alla possibilità di creare nuova occupazione nel territorio. Tuttavia, nel 2015 sono state decine i dipendenti che sono usciti dall’azienda contro solo 6 nuove assunzioni nel settore gas-acqua ed elettrico, cosa che ha innescato un impoverimento delle professionalità che nel nostro settore sono garanzia di qualità del mantenimento dei servizi (conoscenza delle reti, degli impianti) e sicurezza sul lavoro. Ricordiamo che solo a Parma vi è la gestione unica di tutti i servizi energetici ed ambientali: luce, gas, acqua, teleriscaldamento, rifiuti.
La convincimento assoluto di sindacati e lavoratori è che l’azienda voglia abbandonare il territorio, se la pianificazione delle risorse continuerà ad essere programmata sulla base dei minimi previsti non sarà più possibile rispondere, come invece si è fatto in passato, alle esigenze dei cittadini, fino alle emergenze che purtroppo hanno duramente colpito la nostra città.
Tutto ciò a dispetto delle tanto esaltate relazioni sindacali da parte dell’azienda, anzi quasi con seccato richiamo che le “cose sono cambiate”, senza più alcuna sensibilità verso la conciliazione delle esigenze familiari e quelle lavorative. Nulla viene più fatto per migliorare il servizio ma unicamente per incrementare il profitto.
Pertanto le RSU e le organizzazioni di categoria di CGIL CISL e UIL hanno dato appuntamento a tutti i lavoratori in sciopero alle ore 7.30 al presidio davanti ai cancelli dell’azienda (strada S. Margherita 6/A) con comizio dei lavoratori a partire dalle ore 9.30. Saranno invitati anche i rappresentanti della politica locale e nazionale per un confronto sulle richieste avanzate dai lavoratori.