A pochi giorni dalla fine dei saldi invernali, l’indagine condotta dal Centro Studi Ascom, su un campione significativo di aziende commerciali del territorio, rivela una lenta ripresa dei consumi, sostenuta da anche da un miglioramento del clima di fiducia dei consumatori.
L’andamento delle vendite del 2015 mette in evidenza infatti come negli ultimi tre anni sia aumentato il numero delle imprese che hanno registrato vendite in aumento (28% nel 2015 contro 9% nel 2013). Al contempo nel triennio è diminuita anche la percentuale di coloro che dichiarano vendite in calo (31% nel 2015 contro 71% nel 2013.
Un trend registrato, in parte, anche in occasione dei saldi di fine stagione dove, in linea con il dato regionale, si è assistito ad un incremento della percentuale di operatori che ha registrato vendite in aumento: 29% nel 2016 (rispetto al 2015) contro il 26% nel 2015 (rispetto al 2014). Un aumento lieve dunque seppur in un contesto generale di rallentamento che vede il 43% degli intervistati dichiarare vendite in calo tra gennaio e febbraio del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015 (l’anno scorso la percentuale era pari a 18%).
“Questo in coerenza con quanto registrato a dicembre – afferma Cristina Mazza vice direttore Ascom – quando la nostra indagine evidenziò segnali positivi nelle vendite di fine anno con un 37% di operatori che dichiarava vendite migliori rispetto a dicembre del 2014.”
Scendendo nel dettaglio, lo scontrino medio, durante i saldi, si attesta su un valore di 99 Euro, in lieve aumento rispetto al 2015 (93 €) e di poco superiore alla media regionale di 93€. Riguardo alle tipologie di prodotti in particolare la clientela, complice l’andamento climatico, ha cercato nei saldi i capi più tipicamente “invernali” che non sono stati acquistati in stagione, come capi spalla, giubbotti e maglieria pesante.
Da ultimo, per quanto riguarda il comportamento d’acquisto, rileviamo che i consumatori, sia a livello locale che regionale, si confermano sempre molto attenti al prezzo (32% a livello locale) e propensi a comprare solo lo stretto necessario anche durante il periodo le vendite di fine stagione (22% a livello locale). Tuttavia, a livello locale, si registra un lieve diminuzione di coloro che acquistano esclusivamente durante i saldi (da 15% nel 2015 a 12% nel 2016) confermando quindi un graduale aumento di acquisti distribuiti durante l’anno, al di fuori delle vendite di fine stagione.