Li chiamavano…massaggi. Ma in realtà erano servizi sessuali, offerti ad un prezzo tra i 50 ed i 100 euro da giovani cinesi, tra i 24 ed i 28 anni, a clienti di ogni età.
Nell’ambito dell’indagine “Carezze d’Oriente”, coordinata dal pm Podda e condotta dai Nas di Parma, su cordone del Gip Artusi sono scattate le manette per i gestori di due centri massaggi, uno a Parma in Via Dei Mercati, l’altro a Piacenza, con contestuale sequestro degli stessi e di denaro in essi rinvenuto.
Ai domiciliare è finita la gerente e mente dei centri, una 29enne cinese, madre di due figli piccoli, residente a Parma, con piccoli precedenti, in cella il marito 37enne anche lui cinese residente in città. Per i due l’accusa è gestione di casa di prostituzione e reclutamento e sfruttamento della prostituzione. Per la donna si indaga anche sulla sostituzione di persona.
Nei guai anche altre quattro persone.
Dalle prime ore della giornata odierna, i Carabinieri del N.A.S. di Parma, collaborati dai militari dell’Arma territoriale, stanno dando esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare – una in carcere e una agli arresti domiciliari – emesse dall’ufficio GIP del Tribunale di Parma nei confronti di una ventinovenne e del marito trentasettenne, entrambi cinesi residenti in città, e a due decreti di sequestro penale preventivo di altrettanti centri massaggi – ubicati a Parma e in provincia di Piacenza – nell’ambito dell’attività investigativa denominata “Carezze d’Oriente” relativa ai reati di gestione di casa di prostituzione, reclutamento e sfruttamento aggravati della prostituzione.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, trae origine dal rinvenimento, nel corso di un’attività ispettiva condotta dal NAS in un centro massaggi di Parma, di biglietti da visita reclamizzanti massaggi rilassanti e un numero di utenza cellulare a cui rivolgersi. Gli accertamenti esperiti sull’utenza cellulare hanno consentito di appurare che questa rimandava ad annunci erotici presenti su un sito che metteva in contatto con una delle due persone oggi tratte in arresto che faceva da tramite con le ragazze, tutte cinesi, tra i 24 ed i 28 anni, che lavoravano all’interno del centro massaggi.
Presentazione indagine CAREZZE D’ORIENTE
I militari del NAS hanno pertanto messo sotto stretta sorveglianza il centro, monitorando per giorni il flusso dei clienti – sia italiani che stranieri -, fino ad avere la conferma dello svolgimento all’interno del centro massaggi dell’attività di prostituzione.
Le adozioni di attività tecniche e ambientali – sin dalle prime battute – hanno confermato il quadro emerso nel corso delle preliminari attività di sorveglianza consentendo di delineare responsabilità a carico della titolare del centro massaggi e del marito, nonché di altre quattro persone che hanno gestito sia il centro di Parma che quello ubicato in provincia di Piacenza, per il quale la sussistenza delle medesime ipotesi delittuose sono state confermate dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate.
A carico della donna, gravata da piccoli precedenti penali ma madre di due figli piccoli, ragione per cui il Gip Artusi ha concesso i domiciliari, la Procura, coordinata dal pm Podda, sta procedendo anche per l’ipotesi di reato di sostituzione di persona per aver dichiarato falsamente le proprie generalità per l’intestazione del contratto di fornitura di energia elettrica per il centro massaggi ubicato in provincia di Piacenza.
PROSTITUZIONE IN CENTRO MASSAGGI: RAINIERI (LEGA), L’AMMINISTRAZIONE PIZZAROTTI LA SMETTA DI DORMIRE E RESTITUISCA PARMA AI PARMIGIANI
“E dov’è la novità? Da tempo denunciavamo strani via vai davanti al centro massaggi di strada Mercati, ma Pizzarotti ha sempre fatto orecchio da mercante. Oggi ci hanno pensato i Carabinieri dei Nas a chiuderlo dando esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e una agli arresti domiciliari, emesse dall’ufficio GIP del Tribunale di Parma. A finire agli arresti, una ventinovenne e il marito trentasettenne, entrambi cinesi residenti in città. Nell’ambito dell’attività investigativa denominata ‘Carezze d’Oriente’ relativa ai reati di gestione di casa di prostituzione, reclutamento e sfruttamento aggravato della prostituzione, i Carabinieri hanno anche sequestrato due centri massaggi”.
Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna suona la carica e parte all’attacco dell’amministrazione a 5 Stelle di Parma.
“Da tempo diciamo che dietro il paravento del centro massaggi – attacca Rainieri – si nasconde dell’altro. Oggi i Carabinieri sono scesi in campo e hanno messo la parola fine a una schifezza che durava da troppo tempo. Ma il Comune che cosa fa? Resta alla finestra a guardare? Come è possibile che Pizzarotti e i suoi fossero gli unici a non essersi accorti di nulla? Servono controlli seri e serrati. Non interventi a spot che fanno chiudere un centro il lunedì e permettono la sua riapertura in una via diversa già il giorno dopo. L’amministrazione comunale restituisca la città ai parmigiani”.
“Qui, badate bene – continua Rainieri -, non si tratta di fare una crociata contro i cittadini di origine cinese, ma di esigere il rispetto delle regole. Se, invece, Pizzarotti pensa di riaprire le case chiuse, gli ricordiamo che abbiamo presentato una proposta proprio in tal senso in regione per fare pagare le tasse a chi decide di esercitare la professione più antica del mondo e, nello steso tempo, effettuare i necessari controlli sanitari. Peccato che in quella occasione il Movimento 5 Stelle non sembrava così aperto al dialogo. O forse, – conclude – le case chiuse vanno bene solo se sono abusive e cinesi?”.