Che Pizzarotti venga dal Gcr, è cosa nota. E l’essere contrario all’inceneritore non può che deporre a suo favore, salvo poi non l’abbia lasciato accendere nonostante le promesse elettorali.
Ma che fosse anche amico degli ambientalisti a tal punto da raccomandare a Graziano Del Rio, Ministro delle Infrastrutture, i “No Ti-bre”, ci mancava.
Non è uno scherzo, ma la lettera inviata dal sindaco di Parma, forse dimentico o non preoccupato delle lotte, orami ultradecennali, che hanno accompagnato la realizzazione, fino ad oggi parziali, della bretella.
Per intenderci, raccomanda quelli che vogliono solo la ferrovia e non l’autostrada.
E’ una lettera dai toni confidenziali, quella del sindaco, che inizia con un “Caro Graziano”, ma istituzionale, poiché scritta sulla carta intestata del “sindaco di Parma”.
E rappresenta un siluro all’infrastruttura autostradale che da oltre quarant’anni attende di essere realizzata…
Infrastruttura di cui, Andrea Censi, delegato provinciale alle Infrastrutture, in queste pagine, in tempi non sospetti, aveva già spiegato l’importanza (LEGGI).
Ecco uno stralcio delle sue parole:
“Stiamo parlando di investire per lo sviluppo del territorio – spiega Censi – e la Ti-bre è indispensabile. Basta pensare che la Banca Mondiale degli investimenti valuta 14 parametri per scegliere ove assegnare denaro, e la stragrande maggioranza di questi gravita intorno alla conformazione delle infrastrutture: grandi Hub, reti di comunicazioni efficienti e veloci.
E’ evidente come per l’organizzazione del territorio, il suo sviluppo, la Ti-bre sia una bretella di accessibilità e logistica, oltre che un corridoio commerciale, indispensabile”.
In ferro o in cemento? “Sta proprio li il punto – precisa il delegato – serve ferro e cemento, intermodalità necessaria per riportare Parma al centro del commercio, e quindi, far ribattere il cuore delle industrie”.
A chi dice che costa? “Rispondo che serve spendere, anzi investire, per guadagnare”. Agli ambientalisti? “Che devono guardare le cose da un’altra prospettiva”.
E sull’aereoporto: “Come sopra, è un’infrastruttura indispensabile per Parma. Bisogna prenderne coscienza, e difenderlo”.
TI-BRE, una storia lunga 40 anni – Forse Pizzarotti non lo sa, ma quello che gli ambientalisti cercano di fermare è un progetto di sviluppo economico nato una quarantina d’anni fa. Inizialmente sostenuto a Parma dall’allora partito socialista, il progetto, tra intoppi economici e polemiche, è ancora (o quasi) al punto di partenza, lasciando l’interporto fine a se stesso e l’aeroporto prossimo alla chiusura.
Ecco i punti salienti del “progetto Ti-Bre”, omettendo le proteste di ambientalisti e no Tav per darne un quadro prettamente economico – strutturale.
IL PROGETTO – Il progetto prevede la realizzazione di un corridoio autostradale da Fontevivo (PR) a Nogarole Rocca (VR) della lunghezza complessiva di circa km 85+000 comprensivi dell’adeguamento di un tratto ( km 2+350) dell’Autostrada A15 a sud dell’intersezione con l’Autostrada A1. Sono previste due carreggiate, ciascuna costituita da due corsie oltre a quella di emergenza, sette autostazioni (Parma Nord in Provincia di Parma, Casalasco Viadanese, Bozzolo in Provincia di Cremona, Gazoldo, Goito in Provincia di Mantova, Lago di Garda, Verona Ovest in Provincia di Verona), quattro aree di servizio (Po, Navarolo, Oglio, Mincio), due interconnessioni (Autostrada A1, Autostrada A22). Il raccordo autostradale in progetto interessa gli ambiti territoriali delle Regioni Emilia Romagna (Provincia di Parma) Lombardia (Province di Cremona e Mantova) e Veneto (Provincia di Verona) per complessivi km 85 circa (comprensivi di km 2+350 di riqualificazione dell’attuale tracciato a sud dell’interconnessione con l’autostrada A1) di cui km 17,5 circa in Emilia Romagna, km 52,0 circa in Lombardia e km 15,5 circa in Veneto.
Il tracciato di progetto interessa i seguenti Comuni – Fontevivo (PR), Fontanellato (PR), Trecasali (PR), Parma (PR), Sissa (PR), Torricella del Pizzo (CR), Gussola (CR), San Giovanni in Croce (CR), Casteldidone (CR), Piadena (CR), Tornata (CR), Calvatone (CR), Bozzolo (MN), Acqunegra sul Chiese (MN), Redondesco (MN), Gazoldo degli Ippoliti (MN), Ceresara (MN), Rodigo (MN), Goito (MN), Volta Mantovana (MN), Marmirolo (MN), Valeggio sul Mincio (VR), Villafranca (VR), Mozzecane (VR), Povegliano Veronese (VR), Nogarole Rocca (VR), Vigasio (VR). Le infrastrutture connesse e gli interventi di compensazione ambientale, conseguenti alla delibera CIPE n° 94 del 20 dicembre 2004 di approvazione del progetto preliminare, interessano sette ulteriori Comuni (Casalmaggiore (CR), Martignana Po (CR), Drizzona (CR), Marcaria (MN), Canneto sull’Oglio (MN), San Martino dell’Argine (MN), Gazzuolo (MN).
Infrastrutture interessate Le infrastrutture autostradali interessate sono Autostrada della Cisa A15, Autostrada A1, Autostrada del Brennero A22.
Interventi correlati – Unitamente all’opera principale sono previste alcune importanti opere connesse quali la variante S.P. 10 all’abitato di Viariolo (Provincia di Parma Comuni di Parma e Trecasali), il raccordo Autostazione Parma Nord e rotatoria S.P.10 (Provincia di Parma Comune di Trecasali), riqualifica ex SS343 tratto Autostazione Casalasco Viadanese S.P.87 e Variante Casalmaggiore Viadana lotti Lc2, Lc3, Lc4, Lc5 (Provincia di Cremona Comuni di Casalmaggiore, Martignana Po e San Giovanni in Croce), raccordo S.P.85 S.P.60 Autostazione Casalasco Viadanese ex SS343 e incrocio SP 85 – SP 8 (Provincia di Cremona Comuni di Gussola e San Giovanni in Croce), variante S.P. 31 all’abitato di Calvatone (Provincia di Cremona Comune di Calvatone), raccordo ex S.S. 10 – S.P. 65 – S.P.64 (Province di Cremona e Mantova, Comuni di Tornata Calvatone e Bozzolo), raccordo S.P.1 – S.P.17 Nord e raccordo S.P.1 – S.P.17 sud (Provincia di Mantova Comuni di Gazoldo degli Ippoliti, Ceresara e Rodigo), variante di Goito ex SS 236 Goitese (Provincia di Mantova Comuni di Goito e Volta Mantovana) , la variante alla S.R. 62 della Cisa tratto intersezione strada per Grezzano (S.P. 53) confine regionale (strada comunale Quistello) e rotatoria S.R, 62 in Mozzecane (Provincia di Verona Comune di Mozzecane). Il Progetto Definitivo contiene inoltre il Protocollo di Intesa inerente alcuni interventi di adeguamento della viabilità locale nella Provincia di Parma sottoscritto in data 11 Luglio 2005. Sono inoltre previsti importanti interventi di mitigazione e compensazione ambientale, distribuiti lungo l’intero tracciato di progetto
SVILUPPO DEL PROGETTO
Stadi di Avanzamento
1999: In data 7 Dicembre la Società Autocamionale della Cisa Spa stipula una convenzione con l’ente concedente ANAS. Con Decreto Interministeriale 21 Dicembre, n.611/Segr. Dicoter la convenzione è approvata.
2000:
2001: La Delibera CIPE 121/2001 include la voce “Asse autostradale Brennero – Verona – Parma – La Spezia” tra i sistemi stradali ed autostradali del corridoio plurimodale Tirreno – Brennero, con un costo di 1.032,914 Meuro, una disponibilità di 516,457 Meuro e una previsione di spesa nel triennio di 98,130 Meuro. L’opera è riportata tra le infrastrutture di interesse delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto per le tratte di rispettiva competenza. Delibera CIPE n° 121 del
21/12/2001 Legge 443 del 21/12/2001
2002: Luglio:
L’opera è individuata dal DPEF 2003-2006 tra gli interventi chiave.
Agosto: Decreto Legislativo n. 190 del 20 Agosto 2002
Settembre: La Società Autocamionale della Cisa Spa predispone il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale.
2003: 18 Marzo: Approvazione Progetto Preliminare e Progetto Definitivo da parte della Concedente ANAS S.p.A.
21 Marzo: Avvio procedura approvativa Progetto Preliminare
Aprile: L’intervento è compreso nelle Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Lombardia in data 11 Aprile 2003, tra gli “Interventi infrastrutturali – corridoi autostradali e stradali” alla voce “V/03 – Collegamento autostradale Brennero – Verona – Parma – La Spezia.Preliminare e Progetto Definitivo da parte della Concedente ANAS S.p.A.
Giugno: La Regione Lombardia, con Delibera n. VII/13323 del 13 Giugno esprime parere favorevole sul progetto, con prescrizioni di ordine tecnico e ambientale, nonché con prescrizioni in merito alla localizzazione dell’opera, tra cui una variante di tracciato interessante principalmente i Comuni di Tornata Calvatone e Bozzolo.La Regione Veneto, con nota prot. n. 6208 del 25 Giugno evidenzia la necessità, emersa dal confronto con gli Enti locali, di perseguire una soluzione progettuale che preveda una alternativa di tracciato tra i Comuni di Valeggio sul Mincio e Nogarole Rocca
28 Luglio: Avvio procedura approvativa Progetto Preliminare Varianti Regione Lombardia e Veneto
Settembre:La Regione Emilia Romagna esprime parere favorevole, con prescrizioni, con Delibera 1824 del 22 Settembre.
Ottobre: La Regione Veneto esprime parere favorevole con Delibera 3136 del 23 Ottobre.
L’intervento è inserito, nell’ Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Veneto in data 24 Ottobre 2003, tra le “infrastrutture di preminente interesse nazionale – corridoi plurimodali – viabilità” alla voce “Raccordo autostradale Cisa – Verona (Corridoio TI-BRE)”, comprendente il nuovo ponte sull’Adige in Comune di Dolcè (VR).La Regione Lombardia, con Delibera n. VII/14839 del 31 Ottobre esprime parere contrario in merito alla variante di tracciato proposta dalla Regione Veneto, proponendo che in sede di progetto definitivo sia elaborata una soluzione planimetrica che consenta di mantenere nel tratto lombardo l’originaria configurazione localizzativa
Dicembre: L’intervento è compreso nelle Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Emilia Romagna, in data 19 Dicembre 2003, tra i corridoi autostradali e stradali alla voce “corridoio Tirreno Brennero – Asse autostradale Brennero – Verona – La Spezia (TI-BRE): tratta emiliana La Spezia – Parma – Verona”
2004, Marzo: Con nota del 26 Marzo la Regione Lombardia chiarifica che il parere contrario espresso nella Delibera n. VII/14839 non è da intendersi in senso oppositivo al progetto in esame bensì quale osservazione propositiva riferita unicamente alla porzione del tracciato che interessa il territorio lombardo.
Maggio: Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, sulla base della valutazione effettuata dalla speciale Commissione VIA in data 27 Maggio esprime parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni.
Luglio: Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in data 21 Luglio si esprime favorevolmente con prescrizioni, tenendo conto delle osservazioni avanzate dalle Soprintendenze competenti.
Con nota n.462 del 22 Luglio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti trasmette la relazione istruttoria sul progetto preliminare del “Raccordo autostradale della Cisa A15 – Autostrada del Brennero A22 Fontevivo (PR) – Nogarole Rocca (VR)”, proponendone l’approvazione, con raccomandazioni e prescrizioni.
Settembre: Con la nota n.530 del 22 Settembre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti trasmette la scheda prevista dalla Delibera 63/2003.
20 Dicembre: Approvazione da parte del CIPE (Delibera n° 94) del Progetto Preliminare e dello Studio di Impatto Ambientale. La Delibera CIPE 94/2004 del 20 Dicembre prende atto che il soggetto aggiudicatore è ANAS Spa e che la Società Autocamionale della Cisa Spa è concessionaria dell’Autostrada della Cisa A15 Parma – La Spezia, con prolungamento per Mantova (Nogarole Rocca) e che la stessa società intende affidare ad imprese controllate e collegate l’esecuzione delle opere previste, nei limiti del 60% stabiliti dalla normativa. Le gare saranno esperite a progetto definitivo approvato. L’importo complessivo dell’opera espresso nel progetto preliminare trasmesso in data 21 Marzo 2003 era di 1.530,081 Meuro; l’introduzione delle varianti richieste dalle Regioni Lombardia e Veneto porta il costo a 1.832,719 Meuro, al lordo del ribasso che si presume sia dell’ordine del 20%. La Autocamionale della Cisa Spa sosterrà parte della spesa in parziale autofinanziamento. Il CIPE quindi approva il progetto preliminare con prescrizioni e raccomandazioni e rinvia l’assegnazione del contributo alla fase di approvazione del progetto definitivo, fermo restando che la quota assegnata non potrà superare – salva compensazione – quella indicata nella Delibera 121/2001.
2005: 19 Maggio: Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 155 della Delibera CIPE n° 94 del 20 Dicembre 2004 di approvazione del Progetto Preliminare.
Luglio: Il MIT nell’ultimo elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” indica un costo dell’opera pari a 1.550,000 Meuro, ottenuto ipotizzando un ribasso del 20% sul costo complessivo indicato dal CIPE pari a 1.832,720 Meuro. Inoltre, indica una disponibilità pari al 59% del costo dell’opera a carico della concessionaria.
8 Luglio: Trasmissione Progetto Definitivo alla Concedente ANAS S.p.A.
29 Luglio: Validazione tecnica del Progetto Definitivo da parte di ANAS S.p.A.
2,3,4 Agosto: Trasmissione Progetto Definitivo a tutte le Amministrazioni ed Enti interessati.
9 Agosto: Pubblicazione sui quotidiani dell’avviso di avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilità.
22 Settembre: Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo n° 189 del 17 Agosto 2005.
5 Ottobre: Apertura da parte del Ministero delle Infrastrutture della Conferenza dei Servizi.
2006: 20 Febbraio
Il CdA dell’ANAS S.p.A. ha approvato il Piano Finanziario Autocamionale della Cisa S.p.A. versione 17 Febbraio 2006 (Scadenza al 2056 con subentro al 2044).
1 Marzo: Sottoscrizione del 1° Atto Aggiuntivo alla vigente Convenzione tra Autocamionale della Cisa S.p.A. ed ANAS S.p.A.
Luglio: Il DPEF 2007 – 2011 ed in particolare l’Allegato Infrastrutture – Opere Legge Obiettivo –riporta il Raccordo Autostradale CISA Fontevivo (PR) – Autostrada Brennero Nogarole Rocca (VR), nel comparto opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 09/05/2006 – altre opere – (All. 4), nel comparto opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 09/05/2006 (All. 5), e nel comparto opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi (All 8) indicando un costo dell’opera di 1832,00 milioni di euro in completo autofinanziamento, il progetto definitivo ed il piano finanziario approvati , ed il progetto esecutivo come fase progettuale in corso.
9 Maggio: Il CIPE (Delibera n° 131) ha deliberato l’accertamento della rilevanza degli investimenti di Autocamionale della Cisa S.p.A. inerenti il prolungamento per Nogarole Rocca (VR) (Costo 1.826.470 migliaia di Euro più oneri da capitalizzare).
9 maggio: Il CIPE ha approvato con prescrizioni il Progetto Definitivo del Raccordo Autostradale Fontevivo (PR) Nogarole Rocca (VR) il cui costo è a totale carico della Concessionaria Autocamionale della Cisa S.p.A.
27 Giugno: Pubblicazione sulla gazzetta Ufficiale n. 147 della Delibera CIPE n° 131 del 9 Maggio 2006.
Ottobre: Il Consiglio d’Amministrazione dell’Autocamionale della Cisa ha dato via libera alla riformulazione del progetto secondo le indicazioni del Ministero delle Infrastrutture. La realizzazione del progetto prevista non più nella sua interezza, bensì in due stralci. Il primo riguarda la tratta Fontevivo-Bozzolo, i cui lavori parti-ranno dopo l’approvazione del piano finanziario da parte del Cipe. Nel 2009 è prevista una verifica dello stato di avanzamento del Tibre e della Mantova-Cremona e conseguentemente definito il collegamento con l’A22.
2007: L’8 maggio 2007 ANAS e Autocamionale della Cisa hanno siglato il nuovo schema di convenzione, approvato dal CIPE il 15 giugno 2007, rideterminando la scadenza della concessione al 2031. L’8/10/2007 la convenzione è stata registrata dalla Corte dei Conti e il 29/10/2007 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 219/2007
DATI ECONOMICI (Milioni di euro)
Costo al 21 Dicembre 2001: 1.032,914 – Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001
1.832 – Fonte: Piano Finanziario versione 17/02/06
Note: Il MIT nell’ultimo elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” indica un costo dell’opera pari a 1.550 Meuro ottenuto ipotizzando un ribasso del 20% sul costo complessivo indicato dal CIPE.
Finanziamenti stanziati: 516,457€ Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001
Note: L’infrastruttura sarà realizzata in completo autofinanziamento della Concessionaria Autocamionale della Cisa S.p.A.
Il MIT nell’ultimo elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” indica una disponibilità pari al 59% del costo dell’opera a carico della concessionaria
Normativa e documentazione di riferimento
Convenzione ANAS Spa/ Società Autocamionale della Cisa Spa 7 Dicembre 1999
Decreto interministeriale n.611/Segr. Dicoter /1999
Legge n° 443 del 21 dicembre 2001
Delibera CIPE n° 121 del 21 Dicembre 2001
DPEF 2003-2006 – Luglio 2002
Legge 1 Agosto 2002, n.166
D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190
Nota Autocamionale CISA Spa del 21 Marzo 2003
Intesa Generale Quadro Governo/Regione Lombardia (11 Aprile 2003)
Regione Lombardia, con Delibera n. VII/13323/2003 del 13 Giugno 2003
Regione Veneto nota prot. n.6208/2003 del 25 Giugno 2003
Nota Autocamionale CISA Spa del 28 Luglio 2003
Delibera Regione Emilia Romagna n.1824 del 22 Settembre 2003
Regione Veneto Delibera n.3136/2003 del 23 Ottobre 2003
Intesa Generale Quadro Governo/Regione Veneto (24 Ottobre 2003)
Regione Lombardia Delibera n. VII/14839/2003 del 31 Ottobre 2003
Regione Lombardia Delibera n. VII/14839/2003
Intesa Generale Quadro Governo/Regione Emilia Romagna (19 Dicembre 2003)
Nota Regione Lombardia del 26 Marzo 2004
Nota Ministero Ambiente e Tutela del Territorio del 27 Maggio 2004
Nota Ministero Beni e Attività Culturali del 21 Luglio 2004
Nota n. 462 del 22 Luglio 2004 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nota n. 530 del 22 Settembre 2004 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Nota n. COM/3001/1 del 5 Novembre 2004 Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza
Delibera CIPE 94 del 20 Dicembre 2004
MIT – Elenco opere approvate dal CIPE dal 21/10/2002 al 27/5/2005
Delibera CIPE n° 94 del 20 Dicembre 2004 – Gazzetta Ufficiale n° 155 19 Maggio 2005
Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge – Obiettivo (Marzo 2005)
Delibera CIPE n° 130 del 6 Aprile 2006
DPEF 2007 – 2011 – Allegato Infrastrutture – Opere Legge Obiettivo
Delibera CIPE n° 131 del 9 Maggio 2006 – Gazzetta Ufficiale n° 147 del 27 Giugno 2006
D.Lgs. n° 190 del 20 Agosto 2002 e D.Lgs. n° 189 del 17 Agosto 2005 come sostituiti dal D.Lgs. n° 163 del 12 Aprile. (dal sito www.tirrenobrennero.it).
(Francesca Devincenzi)
Forza Italia: lettera di Pizzarotti a Del Rio discutibile e inopportuna – “In gran segreto, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti scrive al suo amico Graziano (cioè il ministro Del Rio) raccomandandogli di ricevere i comitati “No TiBre”. Una scelta quanto mai discutibile, dato che la TiBre è un’opera di fondamentale importanza per il nostro territorio”. Lo scrivono in una nota Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, e Francesca Gambarini, consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane. “Attualmente se da Parma e dalla vicina Liguria ci si vuole spostare verso il Veneto bisogna percorrere l’A1 fino a Modena per poi imboccare l’autostrada del Brennero. Oppure percorrere trafficatissime strade provinciali! Questo nei tempi in cui nel giro di un paio di giorni ci viene consegnata merce proveniente da oltreoceano. Una bretella di collegamento diretto fra Parma e il Brennero ridurrebbe sia i tempi di percorrenza, sia l’inquinamento liberando dal traffico i centri abitati. Basti pensare all’Asolana attraversata quotidianamente da centinaia di camion. Con la bistrattata TiBre, Parma diventerebbe un importantissimo centro logistico, lo snodo dei collegamenti fra la pianura padana, i porti della Liguria e della Toscana e il Veneto e da lì verso l’Europa centrale. Ci viene detto, invece, che la priorità sarà il TiBre ferroviario, anche noi lo riteniamo importante. Ma se è così importante perché negli anni la Regione non lo hai mai ritenuto una priorità fino ad oggi? Basti pensare che gran parte della ferrovia pontremolese è ancora a un solo binario… Per noi, queste sono due opere che devono andare avanti di pari passo per rendere Parma uno snodo commerciale, logistico e anche turistico di livello europeo. Tornando alla lettera del sindaco Pizzarotti, ci sono altri due aspetti da sottolineare: perché il sindaco non si è mai espresso pubblicamente sul tema, evitando di presentarsi agli incontri istituzionali? E come mai tutta questa confidenza con il ministro Delrio, importante esponente del Pd? Forse a forza di frequentare le iniziative del Partito democratico, sarà nata una certa confidenza… Forse una confidenza coltivata attraverso Iren per tramite di Bagnacani e Rossi? Chissà! Noi comunque pensiamo male perche questo dopo lo stop dato dal Pd regionale è un ulteriore danno per il nostro territorio. Fermata Mediopadana docet”.
TOMMASO FIAZZA, SINDACO DI FONTEVIVO : “LA TIRRENO BRENNERO UN’INFRASTRUTTURA INDISPENSABILE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL NOSTRO TERRITORIO. CHI SI OPPONE NON VUOLE BENE ALLA PROPRIA CITTA’” – “La Tirreno Brennero è e resta, secondo me, un’infrastruttura indispensabile per lo sviluppo economico e commerciale del nostro territorio, per questo il Comune di Fontevivo, che per primo si è dichiarato favorevole ad essa, continuerà a difenderne e appoggiarne la realizzazione”.
Tommaso Fiazza, sindaco di Fontevivo eletto tra le fila della Lega Nord, è giovane, il più giovane in Italia, ma ha le idee ben chiare su quanto sia importante un’infrastruttura come la Ti-bre per il commercio e, in generale, il tessuto economico parmense.
“Noi l’abbiamo sempre appoggiata – ricorda Fiazza – e come sindaco ritengo sia necessario comprendere l’importanza di infrastrutture all’avanguardia per facilitare lo scambio merci, e quindi incrementare il lavoro delle industrie del territorio in una fase economica così complessa per tutti”.
Dunque il sindaco di Fontevivo resta perplesso davanti alla “raccomandazione” di Pizzarotti al Ministro delle Infrastrutture Del Rio affinchè esso riceva i “no Ti-Bre”: “Essendo un’infrastruttura importante, forse basilare, per l’implementazione e lo sviluppo del nostro tessuto socio economico, parlando da sindaco a sindaco, mi auguro ne comprenda il valore e riveda le proprie posizioni. Non è una questione politica o ambientale, ma solo di amore per la propria città: non si può negarle un’occasione per arricchire, anzichè impoverire ulteriormente, il nostro tessuto industriale”.
E SULLE INFRASTRUTTURE, INTERVIENE ANCHE IL VICESINDACO MATTEO AGOLETTI
PONTETARO, BARRIERE ACUSTICHE A15 OPERA FONDAMENTALE. IL VICESINDACO DI FONTEVIVO AGOLETTI: STIAMO LAVORANDO AFFINCHE’ L’OPERA VENGA REALIZZATA AL PIU’ PRESTO –
“Nei giorni scorsi abbiamo scritto ad Anci Emilia Romagna, che su indicazione del Ministero dell’Ambiente raccoglieva dati relativamente agli interventi di mitigazione acustica sulla rete autostradale. Abbiamo segnalato l’urgente necessità di realizzare le barriere fonoassorbenti sul territorio del Comune di Fontevivo a Pontetaro. Si tratta di un intervento urgente e necessario e non più procrastinabile.”
Matteo Agoletti, vicesindaco di Fontevivo con delega all’ambiente, interviene sulla necessità di installare le barriere fonoassorbenti nel tratto di A15 che costeggia l’abitato di Pontetaro.
“Purtroppo la zona è vessata da molto traffico veicolare e il tratto autostradale che taglia in metà il paese, oltre alle indubbie ricadute sull’inquinamento atmosferico, produce molto rumore con il conseguente inquinamento acustico e i riconosciuti danni sulla salute. La realizzazione dell’intervento spetta ad Autocisa alla quale abbiamo chiesto un incontro urgente al fine di definire tempi chiari e celeri per la realizzazione delle barriere fonoassorbenti” – spiega Agoletti.
“Anche se non si tratta di competenze dirette comunali – continua – riteniamo che sia doveroso da parte dell’amministrazione locale intervenire al fine di agevolare e sollecitare la realizzazione di quest’opera da sempre richiesta e riconosciuta come fondamentale dagli abitanti e mai realizzata.
Siamo grati – riconosce il vicesindaco di Fontevivo – per l’interessamento alla vicenda anche al Ministero dell’Ambiente, col quale stiamo portando avanti un importante dialogo per il territorio di Fontevivo, e siamo fiduciosi che si possa arrivare al più presto ad una soluzione definitiva, coinvolgendo anche la Regione e gli altri enti preposti, che porti in tempi brevi alla realizzazione delle barriere acustiche”.
LETTERA DI PIZZAROTTI A DELRIO: RAINIERI (LEGA), PARMA NON MERITA DI ESSERE TRATTATA DA ZERBINO. RACCOLGA LE SUE COSE E SE NE VADA. IL BIGLIETTO DI SOLA ANDATA LO PAGO IO –
“La prima reazione è di rabbia, sdegno, schifo. La seconda, quella più meditata, quella ragionata.. è la stessa. Le cose non cambiano di una sola virgola. Ora il vaso è davvero colmo. Ed è un vaso che era giunto al limite da tempo e che la città di Parma non riesce più a sopportare. La via di uscita? Una sola: le immediate dimissioni di Pizzarotti che ormai svestito l’abito da sindaco sta lavorando solo per i propri interessi cercando sponda nel Pd per un facile approdo a Roma. Il tutto, come sempre, purtroppo, sulla pelle della nostra gente e della nostra città”.
Fabio Rainieri, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna è un fiume in piena nel commentare la notizia riportata dalla Gazzetta di Parma che pubblica in prima pagina la lettera inviata dal sindaco al ministro Delrio perché il comitato No-Ti.Bre venga al più presto ricevuto a Roma per esporre i propri progetti alternativi e perché il ministero stesso apra al trasporto su rotaia invece che a quello su gomma.
“Ma come si può fare una cosa del genere – attacca Rainieri -. Ma Pizzarotti chi si crede di essere? Il sindaco è il rappresentante della città, non un dittatore che fa quello che vuole. E nemmeno il portavoce, come ai grillini tanto piace essere chiamati, di una sola parte della città. Il sindaco rappresenta tutti. Per inciso – attacca Rainieri – anche chi non lo ha votato. Così facendo, invece, Pizzarotti rappresenta solo i suoi personalissimi interessi”.
“E quel che è peggio – aggiunge – è che continua a farlo alle spalle della nostra città. Nei fatti Pizzarotti continua a fare perdere terreno a Parma cercando (e forse trovando) sostegno in quella parte del Pd (Delrio e Bonaccini) che considerano la nostra terra una succursale dell’Emilia Rossa. Non mi stupirebbe se il prossimo passo fosse l’incondizionato appoggio di Pizzarotti alla Modena-Lucca così da seppellire una volta per tutte la Ti.Bre.”.
“Sono convinto che cose del genere non possono essere tollerate e per questo mi aspetto una presa di posizione fortissima da parte della Parma che guarda avanti, del mondo imprenditoriale e produttivo che aspetta proprio la Ti.Bre. per rilanciare il sistema Parma. Allo stesso modo confido che i partiti politici prendano le distanze da quel ‘caro Graziano’ con cui il sindaco inizia la sua missiva. E non si tratta – chiarisce – di forma o di rispetto istituzionale. Un sindaco e un ministro sono rappresentanti del Paese, non amici che si ritrovano alla bocciofila e decidono insieme la trasferta per andare a seguire la partita della squadra del cuore. Se Pizzarotti non lo vuole capire, ripeto, meglio che se ne vada”.
“Aspettiamo ora al bivio Delrio – aggiunge Rainieri -, è evidente che se darà ascolto ai rappresentanti ‘No-Ti.Bre’ e accoglierà le loro proposte, l’inciucio Pizzarotti-Pd più che agli inizi è in fase avanzata. Caro sindaco – conclude Rainieri – Parma non merita di essere trattata da zerbino, faccia una cortesia a tutti, raccolga le sue cose e se ne vada. Se tanto le piace Roma sono lieto di pagarle il biglietto del treno di sola andata per raggiungerla,. Ma via da qui. Intanto aspetto l’ennesima smentita da parte di Pizzarotti, sempre pronto a dire tutto e il contrario di tutto, o l’appoggio del Pd, al momento partner ombra del pentastellato Capitan Pizza”.
Lesa Tibre
Quando sfileremo per i tanti no e i tanti sì?
Oggi la GazzIndustria strilla e strepita per “manovre” del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, contro il progetto Tibre.
Quale sarà mai l’oscuro disegno complottista?
Quali azioni dinamitarde sta tramando piazza Garibaldi?
L’orribile segreto di Pulcinella (siamo in pieno carnevale) è una lettera a Del Rio per invitarlo ad ascoltare le associazioni NoTibre. Orrore.
Le parole più esplosive? “Caro Graziano”.
Una lettera che diventa prima notizia di un giornale, seppure provinciale come la Gazza, fa pensare.
Si aggirano fantasmi sotto il ponte Caprazucca.
Il cemento che sembra a un passo dal riempire la vogliosa scodella non va messo in dubbio da chicchessia. Guai a chi fiata.
Io mi domando.
Ma quel popolo democratico che pensa davvero, che non vuole gli inceneritori perché preferisce la salute, che non vuole inutili bretelle perché preferisce verdi fertili distese, che vuole i pesticidi fuori dai campi e dalla vita.
Quel popolo lì insomma: quando deciderà di fare massa critica?
Quando sfileremo in migliaia per il/i centro città a dire i tanti no e anche i tanti sì?
Desiderosi di futuro?
Desiderosi di una rappresentanza, di uno straccio di buonsenso, di un piccolo spazio dentro il quale discutere, parlarsi, condividere.
Aldo Caffagnini
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E IL PD SI SCHIERA CON PIZZAROTTI, AVVIANDO LA CAMPAGNA ELETTORALE – Ti-Bre: la priorità è la ferrovia
Evitiamo di sacrificare il territorio per un’autostrada che rischia di rimanere incompiuta
Sulla vicenda Tirreno Brennero stiamo assistendo ad una campagna a tamburo battente in favore dell’autostrada che trova come unico contraltare i sindaci dei Comuni attraversati e il comitato contrario all’opera (ma favorevole alla Ti-Bre ferroviaria) formato da decine di associazioni di Parma, Cremona e Mantova.
La lettera di accompagnamento del Sindaco Pizzarotti alla loro richiesta di incontro con il Ministro Delrio ha suscitato vive reazioni tra i promotori dell’opera. Ma se Pizzarotti ha una responsabilità in questa vicenda è quella di avere tenuto una posizione ondivaga e incerta disertando l’Assemblea dei sindaci che nell’ottobre scorso avrebbe potuto confermare la scelta della Regione di dare priorità al raddoppio della ferrovia Parma-La Spezia. La sua assenza fece decadere l’assemblea e lasciò passare incontrastata la linea di chi voleva a tutti i costi l’autostrada, portando la Regione a fare parziale retromarcia.
Detto questo la mia posizione resta quella già espressa nell’ordine del giorno promosso dal gruppo consiliare PD e poi votato dal Consiglio comunale di Parma nel 2014. Le priorità trasportistiche per la UE e per il governo sono le ferrovie e la mobilità urbana, non le autostrade. Pensando anche allo stato di inquinamento della pianura padana, dobbiamo spostare il traffico dalla gomma al ferro come stanno facendo la Svizzera e l’Austria, paesi da cui devono passare le nostre merci per il nord-Europa. E dobbiamo anche tutelare il nostro territorio, se vogliamo continuare a chiamarlo Food Valley.
Per queste ragioni, fintanto che il progetto esecutivo del primo lotto autostradale non viene approvato, le istituzioni locali, a cominciare dal Comune di Parma, devono cercare una soluzione con il Governo e con l’appaltatore dell’opera affinché le risorse già stanziate, pagate con i nostri pedaggi, possano essere dirottate a completare il raddoppio della ferrovia Parma – La Spezia, sull’esempio di quanto fatto dall’Autobrennero per il tunnel di valico ferroviario.
Anche perché c’è il rischio molto concreto che l’autostrada sfoci a Trecasali, invece che al Brennero, visto che il secondo lotto che dovrebbe congiungersi con l’A22 a Nogarole Rocca non è finanziato e non è nemmeno tra le priorità di Regione e Governo. Se questo dovesse mai accadere qualcuno dovrà poi andare a spiegare ai cittadini perché si è sacrificato un territorio e centinaia di milioni di euro per un’opera incompiuta e superata.