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Sono queste le richieste del Pubblico Ministero Silvia Bertuzzi, al termine dell’udienza di ieri nel processo per il delitto di Giorgio Gobbi. L’omicidio del 43enne di Casteldidone, all’epoca residente a Cicognolo, avvenne a Viadana il 4 dicembre 2014, alla Luma, l’azienda di Bonazzoli con sede in via Pisacane.
Il corpo dell’uomo, occultato in un Suv, venne rinvenuto a Parma, nel parcheggio del Centro Torri (LEGGI).
Le richieste più pesanti, comunque scontate di un terzo per il rito abbreviato concesso dal giudice Matteo Grimaldi, sono state formulate per Bonazzoli, reo confesso, che pianificò il delitto. Per Dolci invece l’accusa viene derubricata e passa da concorso in omicidio a favoreggiamento.
La prossima udienza è in programma martedì 8 marzo con la parola alle difese e le eventuali repliche. Teoricamente potrebbe anche essere emessa la sentenza.
Il procedimento in corte d’Assise contro il 51enne viadanese Roberto Infante, accusato di essere stato complice di Bonazzoli nell’esecuzione del delitto e nell’occultamento del cadavere, è invece in calendario lunedì 15 febbraio con la prima udienza.