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Era finita 5-0 all’andata, nell’immaginifica cornice di Borgo San Lorenzo, un appuntamento col medioevo trasposto nell’oggi soleggiato, a pochi chilometri ma molti anni dalla nostra nebbia.
Da allora la Fortis, chiamiamola così perché Juventus ci viene male, ha cambiato tutto: in campo solo quattro i superstiti dell’andata, una classifica che piange un filo meno, qualche consapevolezza in più.
Ma in più anche il Parma, sempre più bello, sempre più grande, sempre più maestoso. Inarrestabile nella grande bellezza che lo guiderà domenica prossima dritto dritto contro l’Altovicentino, unico reale avversario semicredibile di quest’anno.
Sempre più maestoso Yves Baraye, che all’andata proprio contro la Fortis fece la sua prima comparsa, dopo alcuni problemi burocratici che avevano costretto i gialloblù a tenere in cassaforte la loro punta di diamante.
LA GARA – Quasi senza storia il primo tempo: parte Corapi e dopo neanche 60′ fa male al palo, che traballa. All’undicesimo lo lancia Agrifogli, stavolta lo ferma la banderina. Nel mezzo, la sola volta che Zommers vede l’avversario: angolo generoso per una pisolatina della difesa.
Eravamo rimasti all’11esimo, ci troviamo al 29′: Lucarelli, che sente dire Juventus e da buon gialloblù nel sangue non ci vede più, ne fa fuori tre partendo dalla trequarti, si accentra, sinistra, centro, tunnel, palla li in mezzo per Baraye che segna il più facile dei vantaggi.
1-0 Parma, tanto per cambiare, perché tanto già lo so, che l’anno prossimo alè oo oh.
Ma il can che dormiva ora è più sveglio che mai. E morde. Al 40esimo Melandri vuole dire la sua, in area Duda gli dice no. E’ rigore. Batte Corapi, palla da una parte, Valoriani dall’altra. 2-0. Che diventa 3-0 quando, sullo scadere, Giorgino mette dentro, il portiere esce a vuoto, ma Baraye c’è. Alè Alè.
L’avvio di ripresa ha poco da dire: il Parma è sornione, gatto appisolato in attesa di ferire, la Fortis ha voglia di tornare a casa. Al decimo Apolloni caccia nella mischia Guazzo che al primo tocco trova un suggerimento divino per Micio Melandri: punta piena, interno della traversa e palla che rimbalza forse sulla, forse oltre la linea. Poi torna fuori, calcia Ricci e Valoriani dice no.
Tre minuti dopo ancora Melandri lanciato da Guazzo: a tu per tu con Valoriani forse si avvicina un po troppo al portiere e gli calcia addosso. 4-0 Mancato, trovato da Guazzo al 15′: bellissimo gol in controbalzo, peccato sia offside.
Spazio allora per il debutto di Mazzocchi, appena arrivato dal Rimini: in vista dell’Altovicentino Apolloni fa esperimenti.
Al 71′ Giannetti stende Guazzo in area: rosso diretto per lui, e calcio di rigore. Che batte lo stesso attaccante a caccia di riscatto dopo l’infortunio: ma il tiro è centrale, debole. Valoriani ci arriva e trattiene: ennesima occasione per il 4-0 mancato.
Il Parma forse è sazio, forse già con la testa a domenica prossima: la difesa lascia andare Remedi che calcia a Zommers battuto, ma ci mette una pezza la traversa, togliendo alla Fortis il gol della bandiera.
Dieci minuti dopo i dubbi li spazza via Micio Melandri: riceve palla, controdribbling e tiro, Quattro a zero Parma. E al 92′ diventa 5-0: anche Miglietta mette la sua zampata, giusto per fare pari e patta con l’andata.
L’unica brutta notizia arriva da Correggio: Altovicentino vincente. 3-0. I punti di distanza rimangono sette. Ma domenica a Valdano sarà un’altra storia, il vero big – match, l’unica gare che può fare un po paura al Parma. Al Tardini era finita due a zero, tra una settimana chissà…
IL TABELLINO
Parma 1913-Fortis Juventus 5-0
Marcatori: 29′ e 44′ Baraye, 42′ Corapi rig., 86′ Melandri, 92′ Miglietta ℗.
PARMA 1913 (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli (46′ Simonetti), Agrifogli; Miglietta, Giorgino; Ricci, Corapi (62′ Mazzocchi), Melandri; Baraye (56′ Guazzo). All: Apolloni
FORTIS JUVENTUS (4-4-2): Valoriani, Duda (72′ Segoni), Giannetti, Russo, Mazzolli, Remedi, Bai (46′ Rovai), Serotti, Gianotti (68′ De Cristofaro), Zambon, Fusi. All Bracchi