Come ormai è prassi, la fine dell’anno coincide con una spada di Damocle improvvisa e non preannunciata sulla testa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed in particolare sulla testa della folta schiera dei Vigili del Fuoco “precari”.
Quest’ultima, per anni e anni, è stata “in Servizio per lo Stato e per i Cittadini” senza i diritti fondamentali dei lavoratori (ferie, permessi, malattia ed infortunio), senza compenso per gli addestramenti mensili obbligatori, con la decurtazione del 30% dello stipendio dall’anno scorso e senza una reale prospettiva di assunzione (nello scorso concorso pubblico, solamente il 25% dei posti era riservato alla componente precaria). Quest’anno, come se non bastasse, il Ministero dell’Interno ha deciso di bloccare completamente i richiami, ‘’licenziando’’ tutto il personale discontinuo.
Se i Vigili del Fuoco si sono sempre contraddistinti nell’efficienza e prontezza del Soccorso e se è stata raggiunta una buona funzionalità negli uffici interni dei diversi Comandi Provinciali e delle Direzioni Regionali è anche merito di questo personale, o meglio, di quella componente pronta ad essere richiamata per coprire la carenza di personale di ruolo che ormai ha raggiunto livelli decisamente preoccupanti.
Ma dal 1° gennaio, nel più totale silenzio della politica e dei più alti in grado del Corpo Nazionale, questa componente “precaria” è stata praticamente abolita senza alcun preavviso, creando altresì, gravi disagi a tutto il dispositivo di Soccorso Tecnico Urgente e di conseguenza, compromettendo anche la sicurezza dei cittadini.
Per il Comando di Parma la i Vigili del Fuoco “precari” sono stati sempre fondamentali: sono stati richiamati in servizio durante tutto l’anno per la funzionalità del Distaccamento di Langhirano (nel 2015, 4 unità tutto l’anno) e per il servizio presso la Sede Centrale di Via Chiavari o il Distaccamento di Fidenza (nel 2015, da 4 a 8 unità una tantum) nei casi di elevata carenza di personale (emergenze nazionali, trasferimenti temporanei e/o periodi festivi).
Nonostante ciò, come denunciato più volte da alcune sigle sindacali, si è dovuto spesso fare a meno della seconda squadra di soccorso della Sede Centrale per non parlare della mancanza cronica del personale della seconda squadra d’appoggio (autobotte, autogru, autoscala, etc.), dichiarata non più necessaria dal riordino attuato lo scorso anno.
Non possiamo permettere che tutto ciò passi inosservato: non è accettabile che si speculi sulla sicurezza dei cittadini e sulle vite dei lavoratori che hanno servito in silenzio lo Stato Italiano con grande professionalità ed impegno per tutti questi anni.
Ci riserviamo di valutare, inoltre, l’adozione di iniziative atte a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su quanto sta avvenendo, anche con l’ausilio delle organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco e dei parlamentari del nostro territorio.
Rimaniamo a disposizione per chiunque voglia approfondire le questioni poste e la situazione della componente precaria del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il Coordinamento Vigili del Fuoco Volontari Discontinui di Parma
Enrico Carlo Arillo
Alessandro Aimi