Era il “gran giorno” della Conferenza dei servizi, che doveva decidere in merito alla richiesta di Iren di un aumento della capacità di smaltimento dell’inceneritore da 130 a 195 mila tonnellate.
Dentro la Provincia, la discussione sulla possibilità che nel Paip confluiscano i rifiuti di Reggio Emilia, come previsto dal nuovo Piano dei rifiuti approvato dalla Giunta regionale. Davanti, la manifestazione contro l’ampliamento degli attivisti del Gcr, con Legambiente, Wwf, 5Stelle.
Poco dopo le sedici il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha lasciato la riunione affermando che non si sarebbe deciso nulla.
Pesanti le accuse del Pd, affidate ad una nota a firma Giampaolo Serpagli e Nicola Dall’Olio: “Come Pd di Parma riteniamo che al termovalorizzatore non debbano andare più di 130mila tonnellate di rifiuti e abbiamo già ottenuto che questo limite fosse inserito nel Piano regionale dei rifiuti.
Spesso Pizzarotti dimentica di essere alla guida di un Comune che ha un’importante partecipazione in Iren. In quanto socio, che tra l’altro esprime un proprio rappresentante nel CdA, potrebbe intervenire sulla stessa società affinché ritiri la domanda di autorizzazione o comunque si autolimiti alle 130mila tonnellate previste.
Peccato che in questi tre anni e mezzo di mandato non abbia mai fatto sentire la sua voce dentro la società, se non per avere soldi per il Comune e poltrone per gli amici.
Gli unici che non hanno capito o fingono di non capire il doppio gioco di Pizzarotti, sono quelli del Gcr che vanno in Piazza della pace a protestare contro la Provincia, che dal primo gennaio non ha nemmeno più le competenze in materia di autorizzazione ambientale, quando in realtà farebbero bene ad andare sotto i portici del Grano”.
Secca la replica di Pizzarotti – Alla conferenza dei Servizi abbiamo ribadito il nostro secco no all’ampliamento del forno e ai rifiuti da fuori provincia. Lo avevamo già fatto in Consiglio Comunale attraverso una mozione, che è stata prima votata e poi, per 30 denari, stracciata dal Pd di Parma. C’è chi si svende, chi oggi fa finta di contrastare il forno scordandosi di aver fatto parte delle giunte che lo hanno voluto. Chiediamo con forza che la Regione deliberi un atto per bloccare definitivamente, come aveva già annunciato lo scorso luglio, la capacità degli inceneritori agli attuali limiti di capacità”.