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Erano in tre, armati di manganello, accetta, coltello e cacciavite, a volto scoperto, con un fortissimo accento dell’est: hanno assaltato il magazzino Folchini, nel quartiere artigianale di Noceto.
Sono saliti al piano superiore, hanno smurato la cassaforte, e stavano già scendendo le scale quando il titolare se ne è avveduto: così, insieme al figlio li ha affrontati a mani nude.
Ne è uscita una colluttazione, nella quale i malviventi hanno colpito l’uomo al capo anche con un ombrello causandogli un profondo taglio, suturato con una decina di punti: ma alla fine, sono fuggiti a bordo di un’auto scura senza nulla in tasca.
Tentando anche di investire il cognato del titolare ferito: cattivi, senza scrupoli, infastiditi dall’essere rimasti a mani vuote.
In mattinata, anche il sindaco di Noceto Fabio Fecci ha fatto visita all’uomo: “Sono gesti che fanno paura, che rendono i cittadini insicuri. Gli autori di queste rapine non hanno alcun rispetto degli esseri umani, li considerano oggetti. Urgono leggi più severe, punizioni immediate, ed urge la certezza della pena”.
I TRE UOMINI, TRAMITE LE FOTO SEGNALETICHE, SONO STATI IDENTIFICATI – Il giorno seguente l’aggressione non si fermano le indagini serrate delle forze dell’ordine. Che sono così arrivate all’identificazione dell’auto utilizzata per l’assalto, un’Opel rubata a Reggio, e dei tre malviventi, riconosciuti dalle vittime nelle foto segnaletiche.