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Vende su internet uno zaino rubato: beccato e denunciato

Cerca di vendere su internet a un prezzo più che stracciato uno zaino da alpinista, ma all’appuntamento per la consegna trova i carabinieri della Compagnia di Parma.

Per un 37enne parmigiano, così, invece dei 500 euro pattuiti per l’acquisto di un oggetto che ne vale più del doppio, è arrivata una denuncia per il reato di ricettazione. E probabilmente i 500 euro che non ha neppure incassato, non sarebbero bastati per pagare la parcella dell’avvocato che dovrà difenderlo.

L’uomo, mediante un noto portale internet di compravendita, ha posto in vendita uno zaino d’alpinismo del valore di 1.300 euro a un prezzo estremamente allettante (500 euro), attirando inevitabilmente l’attenzione di un solerte acquirente. Iniziate le trattative on line, queste si concludevano con un incontro nei pressi del parcheggio “scambiatore Nord” tra venditore ed acquirente, appuntamento al quale si sono presentati anche i militari della Compagnia di Parma, che non convinti dell’eccezionale offerta e delle poche plausibili spiegazioni del 37enne parmigiano che si giustificava dicendo di averlo trovato vicino ad un bidone della spazzatura, hanno voluto effettuare alcuni accertamenti rilevatesi fruttuosi.

Infatti lo zaino è risultato essere stato rubato da una autovettura in sosta a Parma lo scorso 11 dicembre. Il giovane alpinista che ne aveva denunciato il furto, infatti, ha subito riconosciuto il suo zaino, tra l’altro acquistato lo stesso giorno. Per il 37enne, dunque, la denuncia.

Ma i carabinieri ricordano anche di prestare molta attenzione agli acquisti su internet, soprattutto quando le proposte sono fin troppo convenienti, per evitare la contravvenzione di incauto acquisto (articolo 712 del codice penale): “chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l’arresto fino a sei mesi”.

Se si rinviene un oggetto smarrito per il quale non è possibile risalire all’identità del proprietario, quindi, per evitare un guaio con la giustizia, bisogna consegnarlo all’apposito sportello degli oggetti smarriti del comune, in modo tale che la persona che desidera rinvenire l’oggetto possa recarsi in sede e riprenderlo. Trascorso un anno, senza che il legittimo proprietario si sia presentato per il ritiro, il ritrovatore (ai sensi dell’articolo 929 del Codice Civile) diventa proprietario delle cose ritrovate e quanto trovato potrà essere ritirato presso lo stesso ufficio.

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