Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta questa mattina, mercoledì 23 dicembre, la conferenza stampa di fine anno del consigliere di Parma Unita Roberto Ghiretti. Un momento per fare il punto su un anno caratterizzato da un’intensa attività: circa 100 comunicati stampa e 80 tra interrogazioni e accessi agli atti.
Ma l’attività del movimento non si è limitata all’aula consiliare. Nel 2015 Parma unita è andata nei quartieri, ha incontrato le persone per parlare di sicurezza e dei problemi quotidiani che si vivono in città. Ha ascoltato il San Leonardo e il San Martino, ha dialogato con diversi comitati cittadini, da quelli dei genitori e insegnanti nati dai tagli sugli asili a quelli di Fognano, sempre sul tema asili. Si è confrontata con il comitato sorto a Baganzola per l’arrivo dei rifugiati e con il comitato nato nel quartiere Pablo sempre legato al tema della sicurezza.
“Abbiamo infine rilanciato e portato all’attenzione dell’amministrazione – ha spiegato Roberto Ghiretti – le richieste di tantissimi cittadini che si sono rivolti a noi perché non trovavano udienza in Municipio”.
Questa è stata l’intensa attività sulla quale è stato costruito il successo dell’iniziativa forse più importante di questo 2015: la raccolta firme per chiedere di modificare la raccolta differenziata dei rifiuti.
“Come ben sapete ben 6500 cittadini hanno aderito, un numero impressionante di parmigiani che però questa amministrazione ha ritenuto di non ascoltare fino in fondo. La discussione in Consiglio comunale che è seguita alla presentazione della petizione è stata a tratti anche interessante ma in definitiva la posizione espressa dall’assessore Folli è stata granitica: tutto va bene, abbiamo vinto un sacco di medaglie, non capiamo perché si dovrebbe modificare il modello di raccolta dei rifiuti. Ma non ci diamo per vinti. Visto che la petizione non è stata votata, presenteremo al primo Consiglio utile una mozione continueremo a chiedere di mantenere il sistema di raccolta spinta ma di renderlo più flessibile introducendo i cassonetti intelligenti là dove si renda necessario”.
Un’altra questione che nelle prossime settimane vedrà quasi certamente degli sviluppi è quella relativa alla realizzazione della mostra Mater. Una settimana fa il consigliere di Parma Unita ha sollevato una serie di questioni dopo numerosi accessi agli atti e caute riflessioni. Alla fine le risposte fornite dal Comune sono state tutt’altro che esaustive, motivo per cui è intenzione di Ghiretti procedere con un esposto in procura.
“Credetemi – ha spiegato il consigliere – non sono certo il genere di persona che ama portare avanti una battaglia politica nelle aule giudiziarie e questa sarebbe la prima volta in assoluto che compio un’azione di questo genere, ma il quadro che è emerso dalla lettura dei documenti è parso davvero inquietante e non posso sottrarmi al segnalare ciò di cui ho preso visione. Valuterà poi la magistratura se la mia ricostruzione dei fatti sia o meno meritevole di attenzione”.
Magistratura che, è stato sottolineato, pare essere ancora molto attiva nei confronti dell’amministrazione comunale. In questi anni abbiamo potuto osservare l’avanzare di molte inchieste, cito in ordine sparso Tep, Parma Gestione Entrate e Teatro Regio. “Mi auguro per la città che si rivelino tutte infondate, ma certo anche su questo fronte mi pare che l’Amministrazione Pizzarotti non sia riuscita a dare vita a quel cambiamento che tutti attendevano dopo i fatti del 2011”.
L’ultima parte dell’intervento di Roberto Ghiretti è stato infine dedicato ai possibili futuri scenari in vista dell prossime elezioni comunali. “Un anno fa – ha raccontato – lanciavo la proposta di un patto per Parma che avesse come solo e unico obiettivo quello di anteporre il benessere della nostra città a qualunque altro tipo di considerazione. Un patto aperto a tutti attraverso il quale costruire una squadra di persone capaci e competenti guidate da un Sindaco che sia un allenatore, il direttore di un’orchestra, in grado di indicare la direzione.
Dopo quella proposta abbiamo avuto diversi contatti con persone e soggetti politici e le fila del nostro movimento si sono arricchite grazie all’ingresso di un nutrito gruppo di attivisti.
Sono di questi giorni alcune riflessioni pubbliche della segreteria cittadina del Partito Democratico che giudico positivamente. Come ho sempre dichiarato le scelte interne ai partiti, le cerimonie della politica e le sue liturgie non accendono il mio interesse. Io guardo ai contenuti. Ai contenuti delineati a favore della città e che nascono in modo paritetico tra tutti coloro che partecipano a un progetto. In questo senso, dicevo, le parole che ho letto in questi giorni sono interessanti e credo che nei prossimi mesi dovremo fare un tentativo per cercare di allargare il novero delle forze disponibili a lavorare per un rilancio della città”.
Parma Unita