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Tumore ovarico: il nemico silenzioso che le donne devono conoscere

tumore-alle-ovaieE’ il sesto tumore più diffuso nel nostro Paese, ed il più aggressivo fra quelli ginecologici. Sono 6mila i nuovi casi ogni anno. Se scoperto in fase tardiva è difficilmente guaribile. Quindi il modo più efficace per prevenire le sue subdole mosse è leggere la storia personale della donna.

Se in famiglia c’è la mamma, una sorella o una parente stretta colpite dalla malattia, allora si può effettuare, in un centro specialistico, un test chiamato BRCA. Così il tumore dell’ovaio, tanto insidioso quanto sottovalutato – forse per una comprensibile, ma non giustificabile, paura che possa capitare proprio a noi – potrà essere prevenuto, o almeno trattato nel migliore dei modi, nel caso di malattia conclamata.

“Tutte le altre strategie di prevenzione come la cura del proprio corpo, la corretta alimentazione e i controlli annuali, a cominciare dall’ecografia transvaginale, sono certamente un aiuto, ma non la soluzione”, ha spiegato sulle colonne del Corriere Salute Giovanni Scambia, direttore del Dipartimento per la salute di donna e bambino al Policlinico Gemelli (Roma).

Non si tratta di voler spaventare il mondo femminile, piuttosto di diffondere certe informazioni salvavita, peraltro facendolo senza tabù. Il tumore ovarico, ricordiamolo, è silente e si può sviluppare in due modi. C’è la tipologia che cresce provocando dolori: la manifestazione esplicita della malattia si traduce in un insolito gonfiore della pancia. In questo caso il medico prescrive degli esami che porteranno alla diagnosi. Poi c’è la versione più subdola: nessun fastidio specifico fino a quando non compaiono sintomi gastrointestinali, che potrebbero essere scambiati per patologie benigne, quindi sottovalutati.

Ad oggi, per fortuna, sono disponibili anche terapie dette ‘a bersaglio molecolare’, proprio perché vanno a colpire specifiche cellule tumorali senza distruggere quelle sane.

Bisogna ricordare che, per aumentare la probabilità di successo delle cure, è fondamentale rivolgersi a centri di riferimento, dotati di ginecologi, oncologi, radiologi, radioterapisti, istopatologi, infermieri esperti, tutti riuniti in un unico, compatto team.

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Luisella Daziano
giornalista medico-scientifico

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