Nella giornata di sabato un sedicente avvocato “Molinari”, con accento campano, ha contattato un’utenza telefonica fissa asserendo che uno dei figli della proprietaria di casa era rimasto coinvolto in un incidente stradale e che era stato portato in caserma dalle forze dell’ordine.
Immediatamente dopo riferiva di aver bisogno di denaro in contanti per poter provvedere al pagamento delle varie sanzioni ed ottenere così il “rilascio” del giovane.
La donna, insospettita dalla strana telefonata, ha contattato il 112 riferendo all’operatore quanto comunicatole dal presunto avvocato ottenendo dei primi riscontri alle ovvie menzogne propinatele e, successivamente, l’invio sul posto una pattuglia per la ricerca dei malintenzionati.
È opportuno ribadire che nessun Ente pubblico accetta pagamenti in contanti per violazioni penali o amministrative e che, in ogni caso, il nostro sistema giudiziario non prevede, in nessun caso, il deposito di somme di denaro a titolo di cauzione.
In nessun caso bisogna consegnare, per alcuna ragione, soldi o preziosi a sconosciuti poiché i pagamenti possono essere effettuati con bollettini postali o bancari (che forniscono anche un sicuro riscontro del pagamento effettuato).