L’udienza preliminare di Aemilia è in corso a Bologna nell’aula bunker allestita appositamente alle Fiere, ma con l’inizio del processo si fa concreta la possibilità di un trasferimento a Firenze: il dibattimento avrebbe dovuto tenersi a Reggio Emilia, ma il presidente del Tribunale di Reggio, Francesco Maria Caruso, intervenendo ad un convegno nella giornata di venerdì, ha fatto sapere che i soldi per una eventuale tensostruttura esterna al palazzo di giustizia, al momento, non ci sono.
Un trasferimento a Firenze comporterebbe problemi logistici e lascerebbe molte perplessità a chi sostiene che il processo debba restare all’interno del territorio affinché possa essere assicurata la giusta copertura d’informazione a beneficio delle coscienze emiliane: il fenomeno ‘ndranghetistico in Emilia Romagna deve ancora essere capito e studiato con accortezza nel suo insieme. E’ importante che i cittadini possano interiorizzare la fasi di un processo, che più vicino si svolgerà e più possibilità avrà di lasciare una traccia, un solco nelle memorie, sostengono i più.
Ma servono denaro e strutture per ospitare il processo più grande mai vissuto dalla nostra Regione.