Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia e vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, interviene in merito ai fatti di cronaca di Rodano.
Ecco le sue parole:
“Nella sua lunga carriera di malefatte, il ladro ucciso da Rodolfo Corazzo proprietario della villa in via Matteotti a Lucino, frazione di Rodano (Milano), vantava anche l’evasione dal carcere di Parma.
Era, infatti, il 2 febbraio 2013 quando il giovane riusciva a scappare dalla casa di reclusione di Parma per poi essere catturato dopo diverso tempo dai Carabinieri di Cassano d’Adda in provincia di Milano.
La dimostrazione che qualche cosa non funziona. Al momento del suo fermo a Milano, Frokkaj fu trovato in possesso di una pistola 7.65 Beretta con matricola abrasa e materiale idoneo a immobilizzare eventuali vittime di rapina in villa.
Insomma, il lupo perde il pelo ma non il vizio avrebbero detto i nostri nonni.
Servono certezza della pena e un sistema di reclusione che smetta di assomigliare ai grandi alberghi e ricordi maggiormente le carceri dove i detenuti lavorano davvero per la comunità, dico io. E lo dico a chi dovrebbe vigilare sulla nostra sicurezza, al ministro dell’Interno e a quello della Giustizia: smettiamola con i buffetti e con le rose in camera. Iniziamo a usare il pugno duro. Altrimenti ancora una volta ne andranno di mezzo gli onesti cittadini, quelli che per avere una pistola per autodifesa devono sottoporsi a decine di visite per poi sentirsi negato il permesso con qualunque scusa mentre questi signori sono liberi di entrare e uscire dalle nostre carceri e procurarsi armi illegali senza battere ciglio. La sicurezza è un diritto non un optional da comprare a parte”.
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