E’ tornata sabato in classe, nella sua nuova assegnazione, una scuola di Parma, la maestra accusata di aver rivolto insulti razziali nei confronti di alcuni alunni di un’elementare di Traversetolo.
Il Tribunale del Riesame ha infatti disposto la revoca delle accuse, depenalizzandole a “un eventuale e non dimostrato abuso di correzione, punibile con una multa” – precisano dal sindacato Gilda, sempre rimasto affianco alla maestra accusata.
Lo stesso sindacato, in una conferenza stampa ha spiegato come “dalla visione dei video sia un’altra maestra, a strattonare i bambini” e “dalle intercettazioni non emergano assolutamente frasi pesanti”, riportate ai Carabinieri, poi alla Procura, da altri adulti contro i quali sono già state predisposte accuse di calunnia.
La nota del Gilda, sindacato insegnanti – “Il Tribunale del Riesame di Bologna ha disposto la revoca delle accuse di odio razziale e maltrattamenti nei confronti della maestra di scuola elementare di Traversetolo, lo stesso collegio giudicante ha cancellato la sospensione cautelare che era stata inflitta alla donna che da oggi è stata pienamente reintegrata nelle sue funzioni. A rappresentarla davanti al riesame c’era l’avvocato Patrizia Caruso.
Dai video allegati al fascicolo di indagine prodotti dai carabinieri di Traversetolo (Parma) si vedono episodi sì meritevoli di verifiche, ma che riguardano altre persone e non la malcapitata finita sotto inchiesta.
Dalle intercettazioni ambientali non sono emerse affermazioni riconducibili all’odio razziale, esse erano state riportate all’autorità giudiziaria da alcune persone del contado di Traversetolo e numerose sono state le denunce per calunnia.
Nei confronti di un avvocato del Foro di Parma coinvolto nella vicenda è stato avviato anche un procedimento disciplinare.
La Gilda degli Insegnanti, tramite il coordinatore provinciale di Parma Salvatore Pizzo, aveva pensato di pubblicare video e intercettazioni su You Tube, purtroppo esse riguardano minori ed altre persone adulte e per tutelarne la riservatezza si è astenuta dal farlo.
La Gilda invita l’Amministrazione Comunale di Traversetolo, che voleva costituirsi contro la maestra a valutare azioni anche contro chi ha sparso tanto fango violando la serenità di una comunità e la tranquillità di un’intera scuola, oltre che a gettare fango su una donna che è portatrice sana di Galateo”.
La Procura di Parma però non arretra, conferma le proprie accuse e annuncia il ricorso in Cassazione.