Home » Politica » Gazebo della Lega Nord assalito, botte al segretario cittadino. Rainieri: “Ora ci difenderemo da soli”

Gazebo della Lega Nord assalito, botte al segretario cittadino. Rainieri: “Ora ci difenderemo da soli”

112011376-dbae960f-df40-4540-b291-d9a588e11ff3Ennesima aggressione ai danno di un gazebo della Lega Nord a Parma. Questa volta però gli aggressori non si sono limitati a rovesciare tavoli o a buttare all’aria i volantini ma hanno fisicamente aggredito il segretario cittadino della Lega Nord colpendolo ripetutamente con calci e pugni sul viso e su tutto il corpo.

“Adesso basta. Questa volta esigo delle risposte da chi c’era e da chi aveva l’obbligo di garantire sicurezza. Questa volta non sono disposto a sopportare o a passare sopra nulla. Per questo annuncio che chiederò lumi a tutti i livelli istituzionali necessari perché sia fatta chiarezza su questa ennesima vile aggressione!”.

Così Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia e vicepresidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna interviene dopo l’aggressione ai danni di Maurizio Campari, segretario cittadino del Carroccio avvenuta durante il gazebo regolarmente autorizzato in via Mazzini.

”Non è possibile che tutti i sabati finisca alla stessa maniera. Ora basta. Così come si è deciso di fare con i terroristi islamici, così faremo con queste zecche. Il momento di porgere l’altra guancia è passato. Se chi deve garantire la nostra sicurezza con tutti i crismi non è in grado di farlo, vorrà dire che la prossima volta ci difenderemo da soli e ci organizzeremo per farlo. A questi signori annuncio che sabato prossimo sarò in piazza anche io e che se vogliono venire a buttare all’aria il gazebo sanno dove trovarmi”.

Dal pronto soccorso dell’ospedale dove è stato portato per accertamenti, anche Maurizio Campari sottolinea che le cose hanno raggiunto livelli inaccettabili: “Si sono avvicinati al banchetto e hanno preso il materiale esposto. Mi sono avvicinato e in maniera gentile li ho invitati a lasciarlo stare ma loro per tutta risposta lo hanno gettato a terra. Come mi sono chinato per raccoglierlo mi hanno aggredito con pugni e calci sul volto e sul resto del corpo. Si comportano come se avessero ragione di fare quello che fano e la cosa più grave è che alcuni fanno finta che episodi del genere non esistano”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*