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Danni alla salute e alla filiera alimentare dell’inceneritore: al via un progetto di sorveglianza

termovalorizzatore_saluteDal progetto di sorveglianza sugli effetti sanitari del termovalorizzatore, alla convenzione per il monitoraggio della qualità dell’aria per il 2015, alla convenzione di gestione delle attività della Centrale Unica di Committenza, all’adozione del nuovo piano delle attività estrattive: ecco gli esiti del consiglio Provinciale di lunedì mattina.

La prima delibera, dopo il minuto di silenzio per i fatti tragici di Parigi, è relativa alla Realizzazione del progetto di sorveglianza degli effetti sanitari diretti ed indiretti prodotti dal termovalorizzatore. La parola va alla Consigliera delegata all’Ambiente, Michela Canova: “La convenzione che si approva coinvolge Iren, Ausl, i Comuni di Parma, Sorbolo, Torrile, Mezzani, Colorno e riguarda un progetto di sorveglianza sugli effetti sanitari che si sviluppano nell’area. Sono previste campionature su una parte di popolazione, sul latte e sulle uova prodotte nella zona, controlli sulle urine per i dipendenti delle aziende e per i dipendenti del carcere. I risultati delle campionature, a cura di personale dell’AUSL, saranno rese pubbliche. Al pagamento della ricerca provvede in parte Iren, con due quote, di cui una a carico delle utenze: questo è da sottolineare come elemento critico che riguarda anche molte opere di compensazione. Si sta lavorando al tema per trovare una soluzione. In piccola parte contribuiscono anche i Comuni coinvolti”.

Segue l’intervento del Consigliere Vescovi che chiede se, sul versante della filiera alimentare, siano già disponibili report e rimarca l’incomprensibile scelta di escludere i detenuti del carcere, molti dei quali permangono per molto tempo, dal monitoraggio sanitario. “Mi sono sempre dichiarato contrario al termovalorizzatore” – dichiara il consigliere – “A questo punto, però, interessa moltissimo il monitoraggio sanitario con i dati che riguardano la salute e la filiera alimentare. Se c’è una mission di responsabilità sociale è Iren a doversi far carico della cosa”.

Segue la variante specifica di aggiornamento del piano infraregionale delle attività estrattive della Provincia di Parma. L’ultimo piano risale al 2008 e si è reso necessario un aggiornamento.

Anche la Convenzione tra Provincia, i Comuni della provincia di Parma e ARPA per la qualità dell’aria è illustrata dalla Consigliera Canova: “Nell’ottobre del 2014 ci siamo trovati a valutare quali azioni la Provincia dovesse continuare a mettere in campo nonostante le difficoltà economiche. Si è deciso che fosse molto importante produrre i dati perché siamo in una zona con gravi problemi. La quota parte che metteva la Provincia di Parma, per il 2015, è sostenuta dai Comuni. Tutte le Province della Regione contribuiscono a questo monitoraggio prodotto grazie ai dati rilevati da quattro centraline fisse e da una mobile. Dal primo gennaio 2016 la rilevazione sarà affidata ad Arpa. Ringrazio la Provincia e il suo personale, e tutti i sindaci”.

Infine si è votata la delibera sulla gestione delle attività della Centrale Unica di Committenza della Provincia di Parma. A illustrare il nuovo servizio ai Comuni è stato il Consigliere Giampaolo Cantoni. “E’ una necessità di molti Comuni, a cui la Provincia risponde. Il nuovo servizio risponde a pieno anche al dettato della Legge Del Rio e alle nuove competenze provinciali. L’interessamento è da parte di dieci Comuni: finora quelli che hanno aderito sono Colorno, Medesano, Noceto e Torrile”.
La Consigliera Canova ringrazia come sindaca di Colorno per il servizio che la Provincia svolge per i Comuni. Anche Paolo Bianchi, Consigliere Delegato al Bilancio, sottolinea “l’importanza dell’atto che ha risvolti positivi anche sul nuovo assetto della Provincia, in particolare dal punto di vista del personale”.

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