Home » Ambiente » Allarme ambiente, a Parma sforamenti continui: “36 microgrammi per metrocubo, contro la media regionale di 33”

Allarme ambiente, a Parma sforamenti continui: “36 microgrammi per metrocubo, contro la media regionale di 33”

Smoke

A fine ottobre l’Emilia-Romagna aveva respirato polveri sottili oltre i limiti per una settimana. L’allarme è poi rientrato, ma il caldo di questi giorni ha peggiorato di nuovo la situazione.

Non a caso, lunedì 9 novembre – conteggia l’agenzia Dire – è stato il settimo giorno consecutivo di sforamento delle pm10 a Ferrara, che l’8 novembre ha registrato il picco regionale da due settimane a questa parte di 78 microgrammi per metrocubo. Sei sono stati anche i giorni consecutivi di sforamento a Modena (fino a domenica), cinque le giornate da bollino rosso a Rimini (la serie nera si è interrotta sabato).

E ancora, fra il 3 e il 5 novembre, si sono registrati tre giorni consecutivi di sforamento delle polveri sottili anche a Ravenna e Forli’-Cesena. Nell’ultima settimana, inoltre, a Reggio Emilia sono state quattro le giornate (ma non di seguito) in cui i livelli di pm10 hanno superato il limite di legge di 50 microgrammi per metrocubo; tre a Piacenza e una sola a Parma.

L’unica provincia a rimanere immune da questa impennata dello smog a livello regionale è Bologna, dove l’ultimo sforamento dei livelli di polveri sottili risale al 28 ottobre. Negli ultimi 14 giorni, nel capoluogo emiliano i valori di pm10 hanno oscillato tra i 26 e i 45 microgrammi per metrocubo. Ad oggi sono cinque i centri in Emilia-Romagna che hanno superato il tetto dei 35 giorni di sforamento dei limiti di legge: Piacenza, 41 giorni; Parma, 50 giorni; Reggio Emilia, 49 giorni; Carpi, 44 giorni; Rimini, 36 giorni.

La situazione perdura ormai da una settimana e tutta la regione soffre il mal d’aria – lancia l’allarme Aldo Caffagnini, responsabile del Gcr a Parma – su sette giorni di rilevamenti di pm10, la media dell’Emilia-Romagna è sopra il limite di legge cinque volte“. Nonostante sia stata una delle province meno colpite dal recente aumento dell’inquinamento, secondo Caffagnini “anche nel 2015 Parma risulta al top della classifica dei luoghi più inquinati della regione, con 50 superamenti dei limiti lungo l’anno, seguita a stretto giro da Reggio Emilia con 49. La media 2015 vede Parma e Reggio sul gradino più alto con 36 microgrammi per metrocubo, contro la media regionale di 33”.

A novembre, segnala Caffagnini, “sono già 32 i valori sopra i limiti di 50 microgrammi per metrocubo e 61 quelli sopra la soglia di attenzione di 40 registrati

In regione dalle centraline gestite dalle Arpa provinciali”. Un quadro destinato, secondo gli ambientalisti, a peggiorare. “Le previsioni meteo non sono rassicuranti- avverte Caffagnini- domani è previsto un picco di inquinamento che si concentrerà particolarmente a Parma, nella zona a nord, quella per capirci corrispondente alla localizzazione dell’inceneritore di Ugozzolo”, soprattutto “nelle località di Sorbolo, Mezzani, Brescello e Boretto”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*