Era disdicevole andare al bar. O parlare al cellulare.
Così per una marocchina, oggi 43enne, il proprio matrimonio e la propria casa erano diventati un incubo, una gabbia nemmeno troppo dorata.
Violenze, insulti, minacce: anche di portare via i figli minori e non farglieli più vedere. L’orco, il marito. Un43enne suo connazionale, disoccupato, con problemi di dipendenza dall’alcool che le concedeva di uscire solo per lavorare e mantenere lui, la madre e i figli.
Dopo anni di violenze, abusi, oltraggi e minacce, perpetrati dal 2006 al 2013, la denuncia. Terminata con una condanna a 3 anni di carcere e nove mila euro di provvisionale. Un rimborso mai sufficiente, ma la liberazione di non trovarselo più avanti.