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L’Ascom attacca, Pizzarotti risponde: la guerra corre sui social

Immagine16Tra Pizzarotti e Ascom lo scontro è…social. Sul proprio profilo Twitter Ascom cinguetta: “Parma fino a cinque anni fa è stata una città che faceva invidia.Oggi cento negozi chiusi e dati turismo da leggere diversamente.@FedePizzarotti”.

La risposta del sindaco non si è fatta attendere: “@AscomParma per questo fatevi un’analisi di coscienza. Vostro modello errato e nessuna visone. Per i turisti basta fare un giro in centro”.

Immediata anche la replica del Presidente del Consiglio Comunale, Marco Vagnozzi, qeusta volta su Facebook: “A Parma è cambiata l’Amministrazione, il Prefetto, il Procuratore (e tra un po’ il Presidente del tribunale), il Rettore, Il Comandante della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il Presidente della Fondazione Cariparma e potrei continuare. Chi non è cambiato? Provate ad indovinare? Direi che un’associazione di categoria che esce a mezzo stampa e social network con una dichiarazione del genere si descrive da sola. Imbarazzante rappresentante del forse più grave malessere di Parma quel sistema se non colluso certo autoreferenziale e connivente con clientelismi, interessi particolari e uso strumentale della politica, bassamente intesa. Resta da chiedersi poi che cosa la medesima associazione abbia messo in campo oggi e negli anni precedenti e di come non possa sentirsi responsabile di una città a misura di centro commerciale (direi con una delle più alte concentrazioni in Italia) visto che il direttore oggi scandalizzato è nella buona tradizione italiana al suo posto da decenni. L’attuale amministrazione è il nemico da abbattere e su questo nulla da eccepire. Fossi in loro senza contenuti né più credibilità cercherei di frantumare lo specchio che rende visibile tutto questo. Ma fortunatamente non lo sono. E non lo siamo. Parma non ha mai avuto un lavoro così seriamente impostato sulla promozione turistica della città. E i risultati lo dimostrano e dimostreranno”.

A questo punto, Ascom ribatterà ancora?

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