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Oltretorrente libero e solidale: Assemblea pubblica del 31 Ottobre 2015

Riceviamo e pubblichiamo da Art Lab occupato, Nomas occupato, Aula Tsunami occupata

Sala piena, pienissima: oltre 300 persone si sono riunite alla Corale Verdi per l’assemblea dello “Oltretorrente libero e solidale”.

All’assemblea, fortemente trasversale, hanno partecipato gli abitanti del quartiere Oltretorrente, le associazioni cittadine, gli studenti e gli attivisti. L’incontro pubblico, costruito sulla piattaforma generata a Febbraio sempre alla Corale Verdi, è nato sulla spinta degli ultimi eventi politici cittadini: la minaccia di sgombero di Nomas e  Art Lab, l’effettivo sgombero della palazzina di Via Cagliari dove .vivevano 12 nuclei famigliari, il nuovo piano casa Emiliano Romagnolo e la sottrazione dei fondi universitari al Collettivo Tsunami.12187876_781959425247900_6998151587473646499_n

Si è partiti illustrando  le criticità sulla gestione dell’emergenza migratoria. Politiche di accoglienza, chiusura delle frontiere, insufficienza di risorse a disposizione, negazione dei diritti: questi i punti inchiestati, oltre alla esigenza di ripetere il monitoraggio dei confini est-europei condotto dalla staffetta No Border, partita dagli attivisti di Art Lab e Nomas.

Ci si è presi dello spazio anche per fare un punto sull’ emergenza abitativa parmigiana, dove il problema della speculazione e dell’oligopolio sulle risorse, non è solo lungi dall’essere risolto ma si aggrava con il nuovo piano casa; regolamento che penalizza e peggiora le condizioni materiali di chi, nell’indigenza derivata dall’iniefficacia delle soluzioni istituzionali, non accetta lo sfratto o si trova costretto ad occupare per non restare in strada.

E’ stata poi illustrata la situazione universitaria. Alle criticità in essere, per quanto riguarda lo smantellamento del diritto allo studio, si aggiunge il nuovo calcolo ISEE che esclude una fetta maggiore di studenti dall’idoneità della borsa di studio. Fatto altrettanto grave è successo in Consiglio Di Amministrazione; consiglio durante il quale, il 29 Luglio, a bando di gara per i finanziamenti alle associazioni studentesche avviato, il rettore insieme all’organo preposto ha deliberato che le associazioni con sede in spazi occupati di proprietà dell’Unipr non potessero essere beneficiari dei fondi previsti. Questa delibera, votata all’unanimità è di fatto una norma ad Personam (giuridica) nei confronti del Collettivo Tsunami e di fatto taglia le gambe a progetti come la Scuola di Italiano per migranti ed eventi come il Primo Marzo Antirazzista.

Dall’ assemblea è, infine, emersa l’esigenza di far fare al progetto Nomas un passo in più: trasformare Nomas in un Bene Comune, sviluppando un progetto reale di accoglienza degna ed estendendo la partecipazione a tutti coloro che lavorano nel campo della solidarietà e del mutualismo. Nomas vuole essere un esperimento collettivo di democrazia e cooperazione dove i progetti di solidarietà e mutualismo come scuole di italiano, sport popolare, assistenza legale, progetti di sostenibilità ambientale e attività ludico-sociali-ricreative si moltiplichino e diventino sempre più efficaci. Proprio tramite questa cooperazione sarà possibile ripensare, insieme, le modalità di partecipazione democratica, creando spazi dove non esista il dualismo fornitore/utente ma facendo in modo che lo scambio sia sempre reciproco.

Costruiamo assieme il nostro Oltretorrente Libero e Solidale!

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