C’è un imprenditore indagato per corruzione tra privati insieme a Vittorio Casale e all’ex direttore generale di Banca Marche Massimo Bianconi, nell’ambito di uno stralcio dell’inchiesta della procura di Ancona sul ‘buco’ miliardario di Banca Marche. A lui il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza ha sequestrato numerose quote azionarie.
Venti conti correnti, partecipazioni societarie, due abitazioni a Bologna, una a Parma e due a Roma, tra cui una palazzina in via Archimede nella zona dei Parioli intestata a una società riconducibile a familiari dell’ex dg di Banca Marche Massimo Bianconi.
Ammontano a circa 15 milioni di euro i sequestri eseguiti anche nelle Marche, in Puglia e Lombardia dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Ancona nello stralcio dell’inchiesta sul ‘buco’ miliardario di BM, coordinati dal procuratore capo facente funzioni Irene Bilotta e dai pm Serena Bizzarri, Andrea Laurino e Marco Pucilli.
I sequestri, in parte riguardanti presunti profitti di reato in parte preventivi per equivalente, riguardano oltre a Bianconi e gli imprenditori Vittorio Casale e Davide Degennaro: la contestazione per tutti è relativa l’art. 2635 del codice civile, la corruzione tra privati. (ANSA)