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Referendum asili, “Leso il diritto alla partecipazione popolare”. Il difensore civico striglia l’Amministrazione

downloadSi parla di “leso diritto alla partecipazione popolare” nella risposta del difendore civico all’espoto presentato dai consiglieri di minoranza in merito alla mancata indizione del referendum sugli asili richiesto in più e più occasioni dal comitato Attivarsi per l’infanzia e non solo.

Ecco l’esposto: Esposto a difensore civico 22-09-2015

E la risposta: 2015_291_RICHIESTA intervento al Comune di Parma (1)

Il difensore civico lamenta i tempi troppo lunghi di risposta 180 giorni, contro i 30 di legge, tanto da aver leso i diritti dei cittadini alla partecipazione, arrecando loro un danno.

Viene riscontrata anche “inerzia da parte della commissione” cambiata, in toto o in parte, in troppe occasioni.

Ora si configurano tre ipotesi: se i tempi dovessero dilatarsi ancora, il comitato potrebbe ricorrere al Tar, se invece la commissione si esprimerà entro i prossimi 30 giorni resteranno da valutare eventuali comportamenti dolosi e di omissione d’atti d’ufficio.

Soddisfatto Nicola Dall’Olio, capogruppo Pd : “Tutto questo la dice lunga sul comportamento dell’Amministrazione che si vanta della partecipazione…E’ triste dover far esposti ma è l’unico linguaggio per farsi capire da questa Giunta sorda”.

Marilena Caramazza, portavoce del Comitato AttivarSi per l’Infanzia sottolinea come “il quesito referendario abbia subito un danno perché nel frattempo le cose sono cambiate: è stata approvata una nuova convenzione che ha esternalizzato i servizi educativi per un valore di 88 milioni di euro – bando aggiudicato il 7 agosto – andando contro il mandato elettorale del M5s e contro i cittadini che volevano esprimersi tramite il referendum. Quindi in questa vicenda si riscontrano responsabilità amministrative e politiche e il Comune se ne deve assumere la responsabilità”.

Pesanti come macigni le parole di Maria Teresa Guarnieri: “Il re (Pizzarotti)  è nudo e non è un bel vedere. Aver fatto slittare i tempi attacccandosi alla fattibilità del referendum ha consentito di far passare l’esternalizzazione degli asili… E’ una grave scorrettezza”.

Per Maurizio Vescovi “l’amministrazione del quorum zero ha privato i cittadini di un diritto, smentendo i propri progetti amministrativi”.

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