“Nella riorganizzazione Sidel, rispetto a quanto annunciato poche settimane fa, il numero di esuberi è stato ridotto, ma riteniamo che con un ulteriore sforzo di dialogo con le organizzazioni sindacali, all’azienda sarà possibile attenuare ulteriormente l’impatto di questo intervento, anche in vista del confermato trasferimento a Parma, dalla Svizzera, della sede mondiale del gruppo”.
E’ la presa di posizione dei deputati del Partito democratico Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini dopo la manifestazione sindacale di questa mattina davanti all’azienda di via Spezia.
“L’iniziativa di protesta dei lavoratori è comprensibile e legittima in quanto da troppo tempo, sul futuro di Sidel, si addensano notizie contrastanti – spiegano i due parlamentari –
Chiediamo al management di chiarire definitivamente e con una prospettiva di lunga durata il piano industriale dell’azienda che rappresenta un’eccellenza metalmeccanica”.
Maestri e Romanini esprimono la loro preoccupazione anche per la situazione della Fondazione Don Gnocchi.
“Quanto denunciato dai sindacati rispetto alla disdetta del contratto nazionale da parte della Fondazione Don Gnocchi onlus – spiegano – in tutti i centri del Paese. Una decisione unilaterale che ci lascia veramente perplessi e contrariati. Confidiamo sul fatto che la Fondazione voglia declinare puntualmente le proprie intenzioni senza penalizzare la professionalità dei lavoratori che hanno contribuito in modo determinante alla crescita e alla qualificazione della struttura di piazzale dei Servi”.