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Spaccio e resistenza a pubblico ufficiale: arrestato 26enne tunisino

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Parma nella serata di lunedì hanno arrestato un tunisino di 26 anni per spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a Pubblico Ufficiale.
 
La pattuglia, transitando in viale Mentana, ha notato un veicolo in sosta: a bordo una persona seduta al lato guida e un un’altra chinata dal lato passeggero con la portiera aperta. Notati i militari, uno dei due uomini ha gettato qualcosa sotto il sedile, insospettendoli.
Così la pattuglia ha deciso di perquisire il mezzo ed i suoi occupanti, ma il 26enne tunisino è andato in escandescenze iniziando a divincolarsi ed agitarsi a tal punto da rendere necessario l’intervento anche di una pattuglia della Polizia di Stato.
Durante la perquisizione del veicolo veniva poi trovata una bustina termosaldata contenente un grammo di eroina: era ciò che i due cercavano di occultare.
All’atto del rinvenimento della droga l’arrestato dava ulteriormente in escandescenza aggredendo la pattuglia e cercando di fuggire: bloccato, è stato accompagnato presso le camere di sicurezza di strada Delle Fonderie in attesa del processo.
Era evaso per giocare a calcetto: di nuovo in carcere – I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, nel pomeriggio di lunedì, hanno proceduto all’arresto di un 35enne originario di Cagliari e di fatto sottoposto agli arresti domiciliari in Parma presso una comunità di recupero poiché condannato per rapina e ricettazione commessi nell’aprile 2014 in Monserrato (CA).

L’uomo era stato già arrestato agli inizi di ottobre dai militari del nucleo radiomobile per evasione in quanto trovato a giocare a calcetto fuori dalla comunità in orari differenti da quelli in cui era autorizzato. Il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia, a seguito di proposta di aggravamento della misura degli arresti domiciliari avanzata dai militari, ha emesso l’ordinanza di sospensione provvisoria del beneficio degli arresti domiciliari, con la detenzione in carcere.

L’arrestato è stato tradotto nel Carcere di Parma, per ivi rimanere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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