Continuano a crescere in Emilia-Romagna gli studenti con disabilità, in particolare ragazzi autistici e alunni stranieri certificati. Ma per l’Ufficio scolastico regionale (Usr) c’è un problema di valutazione dei casi. Secondo il direttore Stefano Versari, infatti, sempre più spesso vengono definiti disabili ragazzi in realtà con problemi sociali e non sanitari.
Valutazioni che cambiano da provincia a provincia. Per questo Versari in una nota lancia un appello per “approfondire, congiuntamente al mondo della sanità, la crescente propensione a ricondurre nella disabilità problematiche correlate almeno in parte a condizioni sociali e il radicarsi di variegate metodologie cliniche valutative. Tutto questo si traduce per la scuola in difficoltà nella gestione di studenti diversamente valutati sul piano medico da territorio a territorio”.
Gli studenti con disabilità sono 15.664 quest’anno, il 6,8% in più dello scorso anno, e crescono in misura maggiore rispetto alla popolazione scolastica in generale (+1,1%). Soprattutto, segnala Versari, “continua l’accentuazione del numero complessivo dei casi di gravità e la gravità dei singoli casi”. In particolare, l’Usr registra un “ulteriore forte aumento delle certificazioni dello spettro autistico e un significativo aumento delle certificazioni per studenti stranieri.
Trovano conferma anche le significative differenze registrate nella distribuzione delle patologie fra le diverse province”. Il Provveditorato è dunque corso ai ripari, autorizzando rinforzi in deroga per il sostegno. Versari ha dato l’ok per ulteriori 1.622 posti (l’anno scorso furono 1.243). In totale, gli insegnanti per alunni disabili in questo anno scolastico sono 7.514, quasi 400 in più rispetto all’anno scorso.
I presidi hanno presentato all’Usr le esigenze delle proprie scuole, che sono state valutate da una commissione tecnica di cui fanno parte anche due medici del Servizio sanitario regionale. “Con l’ulteriore assegnazione di posti di sostegno, da me autorizzata – commenta Versari – si realizzano tutte le condizioni per potere accompagnare serenamente il percorso degli studenti disabili nelle scuole della nostra regione. Ringrazio i componenti della commissione tecnica, che oltre ad esaminare ciascun singolo caso si è sforzata di approfondire il quadro che si delinea sul territorio”.
Gli insegnanti di sostegno quest’anno sono dunque 7.514 a fronte dei 42.507 posti comuni, per un totale di 50.021 docenti (gli insegnanti di sostegno sono dunque il 15%), a cui si aggiungeranno a breve gli ulteriori 3.808 previsti per il potenziamento dell’offerta formativa. Per la prima volta in Emilia-Romagna si supera dunque il tetto dei 50mila docenti. (DIRE – BOLOGNA)