Gli obiettivi, entro cinque anni, sono raccolta differenziata al 73%, riduzione del 25% delle produzione pro-capite di rifiuti, riciclaggio al 70%, contenimento delle discariche e autosufficienza regionale.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “Questa Legge è per noi un impegno concreto, un contributo tra i più avanzati del Paese in quest’ambito che proviene da una regione, la nostra, tra le pochissime in Italia a non essere mai andata in emergenza rifiuti grazie a politiche serie. Ora, il nostro futuro parla di superamento della maggior parte delle discariche nel 2020, come chiede l’Unione europea, di politiche che permettano di raggiungere risultati inediti in termini di qualità della vita e dell’ambiente. Virtuosità che nel 2020 ci porteranno anche a cominciare a spegnere qualche inceneritore”.
“Grazie a questa Legge, costruita con un ruolo determinante della società regionale e di Consigli comunali e provinciali – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo -, l’attenzione si sposta sulla parte a monte del filiera del rifiuto e non quella terminale, affrontando i temi del contrasto allo spreco, della riduzione del rifiuto, della raccolta e dell’industrializzazione del riciclo, del passaggio a un’economia circolare in cui il rifiuto diventa realmente risorsa. La Giunta, inoltre, metterà risorse proprie per fare in modo che il Fondo a sostegno delle gestioni virtuose sia non inferiore ai 10 milioni di euro. Ora subito il Piano regionale, dove andremo a recepire e tradurre nella pratica gli obiettivi di questa Legge”.
IL COMMENTO DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE FOLLI: “PARMA HA GIA’ RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI ELENCATI DALLA REGIONE”
“La nuova legge regionale propone obiettivi per l’anno 2020 che il Comune di Parma ha già raggiunto. Grazie al sistema porta a porta ed alla tariffazione puntuale, strumenti questi previsti dalla nuova legge regionale, siamo oggi al 72% di raccolta differenziata con un obiettivo che legge fissa al 2020 del 73%.
Ma soprattutto a Parma, grazie allo sforzo dei cittadini, si è notevolmente ridotta la quantità di rifiuti per abitante avviata a smaltimento, il che consentirà ai parmigiani di ottenere i benefici della ecotassa istituita dalla nuova legge che graverà sul rifiuto residuo a smaltimento (vero e reale indicatore dell’impronta ecologica dei territori) proprio con lo scopo di premiare i territori virtuosi.
Ora anche gli altri comuni capoluogo, che hanno valori di rifiuto residuo a smaltimento tra il 66% ed il 100% più alti di Parma, saranno incentivati a percorrere cammini più virtuosi pena l’aggravarsi dei costi del servizio e conseguentemente delle bollette dei propri cittadini. Sulla dichiarazione rilasciata a margine dal presidente Stefano Bonaccini, che di nuovo parla di “spegnere qualche inceneritore”, ci piacerebbe che a questi vaghi proclami seguissero impegni più vincolanti e la prossima discussione sul PRGR (Piano Regionale di Gestione Rifiuti) sarà il momento in cui capiremo se agli annunci seguiranno i fatti”.