Sembra la più divertente delle lettere che i profughi potevano mandare all’amministrazione: “Voi chiedetecelo pure, ma noi col piffero che lavoriamo”.
I fatti, nella comunità di Gainago, che ospita una quindicina di profughi: quattro cittadini ivoriani, sui trent’anni, quando è stato richiesto loro di ritinteggiare una parete nell’ambito del processo di integrazione e ospitalità, si sono rifiutati.
E hanno sporto denuncia ai carabinieri di Colorno, che stanno indagando, per sfruttamento.
Un fatto che si commenta da solo. E per quanto isolato sia, deve far riflettere.