Dopo la rottura del tavolo di trattativa tenutosi mercoledì tra i lavoratori di Pali Italia, le sigle sindacali e i curatori fallimentari, causata dalla richiesta della curatela ai dipendenti di rinunciare alle mensilità arretrate in caso venisse chiesta ma negata la cassa integrazione straordinaria, la cordata interessata all’acquisto dell’azienda esprime il proprio dispiacere per la lentezza con cui procede la trattativa di acquisizione.
“Siamo spiacenti – afferma Massimo Bagatti, a capo della cordata – che la trattativa abbia subito un rallentamento. In questo momento, dopo aver avuto accesso alla data-room stiamo visionando tutti i documenti e facendo le nostre valutazioni. Al termine dell’analisi trarremo, poi, le nostre conclusioni”.
Fermo restando l’offerta già presentata alla curatela – “La curatela ha in mano la nostra proposta d’acquisto trasmessa in agosto, e quella d’affitto fatta pervenire a settembre, e restano valide, anche se ovviamente saranno passibili di “aggiustamenti” in base a quanto stiamo vedendo in data-room”.