Opere d’arte, reperti archeologici, elettrodomestici. Questo il tesoro recuperato dai carabinieri di Reggio Emilia, nell’operazione “Last Fraud”, scattata nella mattinata di giovedì dieci settembre. Un maxi blitz che ha interessato le province di Bologna, Parma, Rimini, Ferrara, Modena, Mantova, Brescia e Crotone, con 52 persone indagate, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla ricettazione e al riciclaggio di beni e di denaro provento di furti e truffe, traffico di opere d’arte autentiche e false, di autoriciclaggio, nonché di illecita detenzione di armi. Oltre 40 perquisizioni locali, domiciliari e personali, allo scopo di disarticolare la rete di ricettatori che, con varie modalità, reimpiegavano la refurtiva proveniente dai numerosi furti commessi anche nel territorio reggiano.
PARMA – Le operazioni dei militari hanno coinvolto anche Parma e provincia. In città lo scorso agosto sono stati recuperati un quadro del pittore Melloni e un Rembrandt. Entrambe le opere sono oggetto di perizia per stabilirne l’autenticità. Nell’ultimo blitz sono stati recuperati diversi elettrodomestici – tra cui il robot da cucina Bimbi – nel fidentino. Una persona risulta indagata.
IL BLITZ – L’indagine trae origine da un articolata attività investigativa, avviata nel maggio 2014 dai carabinieri della compagnia di Castelnovo nè Monti, nel reggiano, a seguito di denunce presentate in ambito nazionale da numerosi cittadini i quali, dopo aver versato un congruo anticipo in denaro per l’acquisto online di beni di diversa natura (attrezzature agricole, elettrodomestici, case vacanze, etc.) non ricevevano quanto comperato.
Complessivamente l’operazione ha portato al sequestro di refurtiva per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, consistente in numerosi elettrodomestici (oltre 400 pezzi tra Bimbi e Folletto per un valore di un milione di euro), materiale archeologico (due daghe e due monete di epoca romana), materiale storico (una statua di un aquila romana risalente al ventennio fascista), tre testi antichi, un dipinto di Pablo Picasso (per il quale se ne sta verificando l’autenticità del valore, qualora originale di circa tre milioni di euro), un quadro autentico del pittore Alberto Burri (del valore di circa dieci milioni di euro), tre opere di Basquiat (per il quali se ne sta verificando l’autenticità, del valore di diverse centinai di migliaia di euro), un quadro del Melloni (del valore di circa 30.000 euro) ed uno di De Boucher (del valore di circa 1 milione di euro), assegni contraffatti per oltre 100 mila euro comprensivi del materiale utilizzato per la contraffazione, 10.000 euro in contanti, due mezzi edili Bob Cat, numerose carte Postepay. Rilevante, inoltre, il recupero di molte fidejussioni bancarie assicurative e lettere di credito false, necessarie per il riciclaggio di macchine operatrici all’estero, oltre a due carabine ad aria compressa e diversi quantitativi di stupefacenti.